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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via XXV Aprile

1 gennaio da incubo, sequestrata, frustata con la cintura e minacciata di morte dal compagno

La ricostruzione della mattinata di lunedì 1 gennaio vede ormai quasi tutti i tasselli al loro posto: ecco tutti i dettagli sul capodanno da incubo che ha vissuto la donna italiana di 33 anni che è stata sequestrata e picchiata dal suo compagno a Cinisello Balsamo

Con il passare delle ore emergono nuovi e inquietanti dettagli sul capodanno da incubo che ha vissuto la donna italiana di 33 anni che è stata sequestrata e picchiata dal suo compagno in pieno centro cittadino a Cinisello Balsamo.

La ricostruzione della mattinata di lunedì 1 gennaio vede ormai quasi tutti i tasselli al loro posto: la donna è stata presa con la forza dal suo appartamento nel quale vive con la figlia di 15 anni.

Da qui l'uomo, un sardo di 47 anni, l'ha portata in un negozio in disuso nel centro cittadino (in via XXV Aprile) che da tempo stava usando come domicilio (prima di "abbassare la serranda", era la sua attività commerciale).

L'uomo aveva oscurato precedentemente le vetrine per non mostrare cosa stesse accadendo all'interno e ha iniziato a minacciarla di morte, prendendola a cinghiate con la cintura e poi l'ha rinchiusa nel bagno sul reto dell'esercizio commerciale dove vi è rimasta per tutto il resto della mattinata.

Non è chiaro il motivo di questa escalation di violenza: gli inquirenti non sono venuti a conoscenza di discussioni precedenti al sequestro, nè di episodi di gelosia latente. Rimane però il fatto che l'uomo aveva dei precedenti di violenza sessuale in altre relazioni.

A salvare la donna sono stati gli sms disperati inviata alla figlia mentre era rinchiusa nel bagno: "Sono in pericolo", "Mi ha minacciato di morte", "Mi ha rinchiuso in negozio". Da qui la figlia ha chiamato il commissariato di via Cilea e gli agenti della polizia di stato sono entrati in azione.

Gli agenti sono riusciti a risalire al locale, anche grazie al contributo della figlia e alla sua descrizione del patrigno, e una volta giunti sul posto (intorno alle ore 13) sono riusciti a entrare nell'esercizio commerciale dove hanno trovato l'uomo con la cinghia usata come frusta ancora in mano e nel bagno, per terra, la donna.

Sul suo volto e sul corpo sono stati subito chiari i segni di violanza subita con la cinghia e la donna è stata portata al Bassini dove è stata visitata e poi dimessa con 15 giorni di prognosi. Poi si è recata in commissariato dove ha raccontata la sua mattinata da incubo.

Il suo compagno è stato invece subito arrestato e ora su di lui pendono le accuse di sequestro di persona, lesioni e minacciate aggravate di morte.

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