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Cinisello Balsamo Cinisello Balsamo / Via dei Partigiani, 117

Ghilardi e gli assessori alla Formofficina, Fumagalli: «Progetto di valenza sociale»

Nei giorni scorsi il sindaco Ghilardi e gli assessori Fumagalli e Visentin hanno visitato la struttura di via dei Partigiani. Catania (PD): «Dopo 5 anni di critiche distruttive, riconoscono indirettamente quanto di buono è stato fatto da noi sul territorio»

Nei giorni scorsi il sindaco Giacomo Ghilardi, l'assessore Maria Gabriella Fumagalli (con deleghe alla formazione e al lavoro) e l'assessore Riccardo Visentin (delega a centralità della persona) sono stati invitati in via dei Partigiani 117 per approfondire meglio la realtà di Formofficina (che ha compiuto 1 anno di attività lo scorso 21 aprile).

Così l'assessore Fumagalli: «Formofficina è uno spazio dove si attuano percorsi di formazione all'autonomia per ragazzi con disabilità e fragilità. L'obiettivo è quello di sviluppare competenze specifiche attraverso un apprendimento esperienziale che li possa inserire nel mercato del lavoro».

Prosegue l'assessore che racconta la visita: «Siamo stati accompagnati dai responsabili a visitare la struttura dove si svolgono le varie attività di ristorazione, biblioteca (aperta anche al pubblico esterno), informatica e orto sociale. Il momento conviviale ci ha permesso di cogliere tutta la valenza sociale di questo progetto in quanto sostegno concreto ai ragazzi, ma anche alle loro famiglie».

Sindaco e giunta in visita alla Formofficina

Di Formofficina parla anche il capogruppo del Partito Democratico Andrea Catania: «La nuova giunta sta scoprendo poco a poco i tanti progetti avviati negli anni passati. Per esempio l'esperienza di Formofficina, laboratorio di apprendimento e inserimento nel mondo del lavoro rivolto alle persone con disabilità, seguito da Gianfranca Duca».

Prosegue Catania: «Dopo cinque anni di critiche distruttive, riconoscono almeno indirettamente quanto di buono è stato fatto in collaborazione con il territorio. Meglio tardi che mai».

Poi pensa al PD: «Tuttavia parlare del passato, se è utile per fare corretta informazione e ricordare che in futuro molte delle cose buone che accadranno in città saranno una eredità degli scorsi anni, ci aiuterà poco a riguadagnare consenso».

E chiude: «Come centrosinistra dobbiamo elaborare una proposta di città che guardi alla Cinisello Balsamo del 2030, consapevoli che dobbiamo ricostruire con umiltà un rapporto con i tanti che hanno votato dall'altra parte e i troppi che non sono andati a votare. Rimbocchiamoci le maniche».

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