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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Emergenza casa, Ghilardi: «Tutelare i residenti», Trezzi: «Le regole sono da cambiare»

Due gli interventi di rilievo sul tema casa in questi giorni in cui a Cinisello non si parla d'altro che dell'uomo che ha minacciato di darsi fuoco in Comune. Quello della Lega Nord e quello del sindaco Trezzi

Due gli interventi di rilievo (che arrivano da correnti politiche opposte) sul tema casa in questi giorni in cui a Cinisello non si parla d'altro che dell'uomo che ha minacciato di darsi fuoco in Comune per disperazione.

Pochi giorni prima aveva parlato il consigliere comunale della Lega Nord Giacomo Ghilardi: «Il diritto alla casa rappresenta un diritto primario e inalienabile, che deve essere garantito seguendo dei criteri precisi: su tutti quelli legati alla priorità di tutela di coloro che vivono e risiedono già da tempo sul territorio e quelli connessi alla lotta agli abusi e alle dichiarazioni mendaci».

Continua Ghilardi: «La Lega Nord si è sempre schierata contro le autocertificazioni facili che troppo spesso hanno permesso ai soliti noti di scavalcare nelle graduatorie chi, invece, ne aveva realmente bisogno ma soprattutto ha sempre combattuto per tutelare i residenti nell’assegnazione degli alloggi popolari. Ritengo che chi ha lavorato e versato contributi da più tempo nelle casse comunali debba ricevere una premialità».

Chiude Ghilardi: «Ed è in base a questi criteri che chiediamo, come Lega Nord, innanzitutto che il Comune di Cinisello Balsamo provveda a uniformare il proprio “Regolamento Casa” al Regolamento attualmente in vigore in Regione Lombardia, portando il criterio della residenzialità, per l’assegnazione di alloggi popolari, dai soli 2 anni previsti ora a ben 5 anni di residenza nel territorio cinisellese e inoltre pretendiamo che venga assegnata una “premitalità di residenza” a coloro che risiedono sul territorio cinesellese da almeno 15 anni».

Invece queste sono le ultime dichiarazioni rilasciate dal sindaco Siria Trezzi, al quotidiano il Giorno, relative ai venti alloggi pubblici di proprietà dell'Aler del Comune di Milano: «Abbiamo chiesto da tempo a Milano di affidarceli per ristrutturarli e assegnarli a chi è stato sfrattato o si trova in difficoltà».

Continua il sindaco, speranzosa che l'accordo con Milano sia vicino: «Cinisello è il Comune più attivo sulle politiche della casa, ma non si può pensare di risolvere il problema solo con le case di edilizia sociale. Bisogna cambiare le regole di uscita dalle case sociali, serve sicuramente più turn-over».

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