La Corte di Appello conferma i 9 anni di carcere per il tentato omicidio di via Picasso
La Corte di Appello del tribunale di Milano ha confermato la condanna a 9 anni e 4 mesi di carcere per tentato omicidio, comminata all'operaio cinisellese che a settembre 2016, accecato dalla gelosia, accoltellò, nella sua casa in via Picasso, la moglie di 42 anni
La Corte di Appello del tribunale di Milano ha confermato la condanna a 9 anni e 4 mesi di carcere per tentato omicidio, comminata all'operaio cinisellese (L.G., 46 anni) che a settembre 2016, accecato dalla gelosia, accoltellò, nella sua casa in via Picasso, la moglie di 42 anni e poi uscì di casa per andare a prendere le figlie a scuola.
La donna, in assenza del marito, ferita, è riuscita a chiamare i soccorsi e le forze dell'ordine che sono subito prontamente intervenute. A scatenare la furia dell'uomo, al di là di altri episodi di gelosia, il fatto che al suo rientro a casa ha trovato la donna in compagnia di un amico, uscito subito dalla casa in presenza dell'operaio. Da lì è scattata una furibonda lite e l'uomo ha preso un coltello in ceramica dalla cucina e ha ferito la moglie.
Il tribunale di Monza a marzo 2017 aveva condannato l'uomo con il rito abbreviato, poi seguì il ricorso alla Corte di Appello di Milano che adesso ha detto la sua sulla vicenda confermando la sentenza.