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Martedì, 16 Aprile 2024
Corsico Corsico / Via Armando Diaz

Boss della 'ndrangheta a Corsico arrestato: ha 81 anni, deve scontarne sette

Bruno Longo è considerato il capo della "locale" corsichese di 'ndrangheta

Era il capo della "locale" di Corsico della 'ndrangheta, Bruno Longo, classe 1936: è stato arrestato venerdì 7 luglio in esecuzione di una sentenza che lo condanna a oltre sette anni di carcere. L'uomo è stato catturato dall'anticrimine della questura milanese a Cisliano, dove abita. Ed è stato portato a San Vittore.

Il suo nome e il suo ruolo erano emersi soprattutto con l'operazione Infinito, nel 2010. All'epoca si era capito che Longo, insieme con Giuseppe Commisso e Pasquale Zappia, "comandava" sulla cittadina dell'hinterland milanese. Fu tra i boss della 'ndrangheta ripetutamente consultati in merito alla successione di Carmelo Novella, ex capo della 'ndrangheta in Lombardia, morto ammazzato perché, forse, voleva rendere la cosca lombarda autonoma dalla Calabria.

Il sequestro dei beni

Nel 2010, da un ramo dell'operazione Infinito, la guardia di finanza aveva sequestrato a Longo un mobilificio in via Diaz gestito da Longo. In quella occasione venivano sequestrati (e poi confiscati successivamente) trentanove abitazioni, tre ville, ventiquattro box e altri immobili per un totale di quindici milioni di euro di valore. L'anziano boss, ora 81enne, è stato portato a San Vittore.

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