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Corsico

Sopprimere il cane costa troppo: lo sgozza in casa. Ma la moglie chiama i carabinieri

La donna, allibita e anche spaventata, ha chiamato il 112

La sua cagna, Maia, era davvero malata, prossima alla morte. Ma lui, un 43enne di Cesano Boscone, ha scelto davvero il modo sbagliato per porre fine alle sofferenze dell'animale. L'ha soppressa sgozzandola. La storia è emersa perché la moglie, molto spaventata, ha telefonato al numero di emergenza 112 per chiedere un intervento.

Tutto è nato quando il 43enne, che ha un precedente per truffa, ha portato Maia dal veterinario, proprio per farla sopprimere data la prolungata malattia e la sofferenza che questa comportava. Ma poi ha cambiato idea, visto il costo che avrebbe dovuto sostenere dal medico.

L'ha quindi riportata a casa e, con un coltellaccio da cucina, le ha tagliato la testa. Poi ha portato il corpo di Maia in auto e ha tentuto la testa con sé, in camera da letto. L'ipotesi investigativa è che, essendo il cane dotato di microchip, non volesse in nessun modo far vedere che se ne fosse liberato. 

La moglie, probabilmente allibita dal comportamento del 43enne e sicuramente preoccupata perché l'uomo aveva anche assunto sostanze alcoliche e dunque temeva altre esagerazioni, ha deciso di chiamare le forze dell'ordine. I carabinieri sono arrivati sul posto e l'hanno trovato ubriaco in camera, con la testa del cane. L'hanno fatto portare al reparto psichiatrico del San Carlo di Milano, mentre l'ufficio veterinario dell'Asl 1 di Corsico si occuperà dei resti di Maia. L'uomo dovrà rispondere del reato di uccisione di animale.

Da quanto si è saputo, finora il cane non era mai stato maltrattato ed era stato bene accudito dalla famiglia.

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