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Corsico Corsico / Via Meucci

Corsico, licenziamenti per aprire in Romania Cisl: “Inaccettabile"

Procedure di mobilità per 29 dei 56 addetti della Cooper Csa di Corsico. L'azienda snellisce lo stabilimento italiano per aprirne una in Romania. Domani presidio dei lavoratori

Cooper Csa mette in mobilità 29 dei 56 dipendenti. Appartengono al reparto produzione, dal quale escono gli accessori per sistemi anti-intrusione e antincendio in cui l'azienda di Corsico è specializzata. L'annunciata mobilità, denuncia la Fim Cis, sarebbe legata all'apertura di un nuovo stabilimento in Romania. Una decisione definita inaccettabile da Luciano Pisoni, operatore della Fim Cisl di Milano: "L'azienda è in salute, ma solo per avere più profitti, preferisce delocalizzare la produzione in Romania. A fare le spese di questi comportamenti cinici sono sempre i lavoratori, in questo caso, in particolare, donne con più di 40 anni e con problemi di ricollocazione".

Poi Pisoni denuncia quella che sembra essere una "procedura" piuttosto in voga: "Quello della Cooper Csa è solo l'ultimo caso: sono infatti sempre più le aziende che chiudono nel milanese e riaprono in altri Paesi, dove il costo del lavoro è inferiore e ci sono meno tutele per i dipendenti". Secondo il sindacato le imprese dovrebbero investire in qualità e innovazione di prodotto e non scaricare sul personale i costi della mancata competitività.

"C'è poi un'altra preoccupazione - insiste Pisoni -, oggi le aziende licenziano, ma io sono sicuro che se ci sarà una ripresa gli stessi lavoratori espulsi saranno assunti con contratti precari. E' una deriva senza fine" . Domani mattina, per protestare contro la decisione, i lavoratori della Cooper di Corsico si organizzeranno in sit-in davanti ai cancelli dell'azienda: 10 alle 12, si terrà un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, in via Meucci 10 e, in concomitanza, è stato annunciato uno sciopero di 4 ore della produzione.

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