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"Sono un carabiniere, mi servono 100 euro": arrestato dopo la quarta truffa al tabaccaio

Le manette per lui sono scattate giovedì. È stato fermato dai carabinieri, quelli veri

Per essere ancora più credibile alla sua vittima diceva nomi veri di carabinieri, che in realtà in passato lo avevano portato in cella. Ed evidentemente il trucco funzionava, tanto che per tre volte era riuscito ad andare a segno. L'ultima volta, però, il finale è stato decisamente diverso. 

Un uomo di cinquantatré anni, un cittadino italiano con numerosi precedenti alle spalle, è stato arrestato giovedì pomeriggio dai carabinieri della stazione Milano Porta Romana con le accuse di truffa, truffa aggravata continuata e usurpazione di titoli. 

Per lui le manette sono scattate fuori da un tabacchino di via Vittorini, che lui più volte aveva truffato. Per tre giorni, infatti, era entrato nel locale e al titolare si era presentato come un carabiniere impegnato in un importante servizio antidroga, spiegando che gli servivano cento euro. Quando il 23 gennaio è tornato, ripetendo sempre la stessa scusa, il tabaccaio si è insospettito e gli ha detto di presentarsi il giorno dopo. 

Il 24 - quando ad attenderlo fuori dal locale c'erano i carabinieri, quelli veri - il truffatore è tornato e appena ha intascato i soldi è stato arrestato.

La vittima, ascoltata dai militari, ha raccontato che più volte il 53enne gli aveva fatto nomi di "colleghi" che effettivamente sono in servizio alla stazione Porta Romana. Quei carabinieri, hanno accertato gli investigatori, erano proprio quelli che negli anni scorsi lo avevano arrestato. 

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