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Rogoredo Corvetto Macconago / Via Sant'Arialdo

Ancora paradiso di tossici ed eroina, il bosco della droga ‘resiste’: “Il problema non è risolto”

Sopralluogo dei consiglieri a Rogoredo. L’ammissione della Rozza: 'Problema non è risolto'

Le siringhe sono diminuite ma sono ancora lì. I tossici che vanno a caccia di una dose hanno meno spazio a disposizione, ma non sono scomparsi. E i problemi, per ammissione di palazzo Marino, non sono affatto finiti. 

È ancora difficile la situazione nel boschetto della droga di Rogoredo, il più grande mercato a cielo aperto d’eroina di Milano e di tutto il Nord Italia

A certificarlo, con un’apprezzabile presa di coscienza e di posizione, è la commissione sicurezza del comune di Milano, che martedì mattina si è riunita proprio nel boschetto di via Sant’Arialdo. 

“I consiglieri - racconta l’assessore alla sicurezza, Carmela Rozza - hanno potuto vedere la reale situazione in cui versa la zona. Sono stati fatti innumerevoli passi avanti, un’ampia area è stata disboscata, un’altra è stata pulita dalle siringhe, un’altra ancora è stata bonificata da macerie e sporcizia e ricoperta con terra pulita. Le baracche degli spacciatori sono state abbattute ed è stata realizzata una strada per permettere l’accesso a tutte le forze dell’ordine”.

Rogoredo, il bosco della droga

Qualche passo in avanti, insomma, c’è stato. Ma la strada è ancora lunga. “Voglio essere chiara - continua la Rozza -, se mi chiedete se sono soddisfatta del risultato dopo un anno di impegno, vi dico di sì. Se mi chiedete se il problema è risolto, dico di no. Ci vorrà ancora tempo e una continua battaglia per conquistare il terreno metro per metro. Ora, dopo i diversi interventi delle forze dell’ordine c’è Italia Nostra che, per quanto le compete, ha cominciato il suo lavoro, e ciascuno continuerà a fare la sua parte”.

La rinascita del boschetto di Rogoredo, infatti, passa proprio dalle mani dell’associazione Italia Nostra, che ha già spiegato di voler riqualificare e valorizzare le potenzialità naturalistiche della zona. 

“Ho ritenuto - spiega l’assessore - che i consiglieri oggi dovessero vedere la reale situazione, sia nella parte accessibile, sia in quella ancora particolarmente critica. Solo in questo modo si possono valutare i passi in avanti fatti e quello che bisogna ancora fare”.

Maxi blitz nel bosco della droga di Rogoredo

“Dopo gli interventi, importanti, eseguiti dalle forze dell’ordine che hanno ridotto il movimento del mercato della droga, si è passati - le fa eco il presidente della commissione sicurezza, Rosario Pantaleo - alla riqualificazione di tutta l’area abbattendo gli impedimenti al movimento dei mezzi, colmando la grande voragine della vecchia discarica, aprendo strade e passaggi al fine di costruire percorsi di fruibilità per i cittadini, pulendo il terreno da tutte le immondizie e rifiuti là depositati. Un lavoro, questo, affidato all’esperienza di Italia Nostra che avrà tempo fino al 2021 per terminare e consolidare il lavoro iniziato. Un lavoro i cui frutti si sono già visti nel corso del sopralluogo eseguito dalla commissione sicurezza i cui commissari hanno potuto osservare che la situazione è certamente migliorata, anche se il lavoro di riqualificazione è all’inizio”.

Di diverso avviso, invece, i consiglieri dell’opposizione. La prima ad attaccare la giunta è stata Silvia Sardone, Forza Italia: “Nel nostro sopralluogo siamo stati circondati da spacciatori e drogati rendendoci conto, per l'ennesima volta, dello spettacolo infernale di questa zona. Gli spacciatori sono ovunque, nella totale libertà di muoversi e far fruttare il business della droga. I drogati e gli sbandati si moltiplicano, anche molti giovanissimi purtroppo. I blitz e i controlli contro lo spaccio si sono bloccati da mesi, per una chiara scelta politica dell'amministrazione che non affronta il problema e - conclude la forzista - lascia che il boschetto sia l'emblema del quartiere di Rogoredo”. 

“A quei consiglieri che oggi si indignano - la replica della Rozza -, ricordo che questa piazza esiste da trenta anni, facciano loro il calcolo delle giunte che c’erano prima”. 

Furti e degrado: la protesta dei residenti in Rogoredo (foto Falconi)

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