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Rogoredo Corvetto Via George Orwell

Rogoredo, l'idea: un muro contro lo spaccio

Il muro dovrebbe sostituire la staccionata vicina ai binari dell'alta velocità

I binari dell'alta velocità a Rogoredo potrebbero essere presto "protetti" da un muro che sostituisca la staccionata per dissuadere gli spacciatori che smerciano le sostanze stupefacenti proprio nei pressi dei binari, utilizzando la stessa staccionata come un passaggio per rimanere al di là e aspettare i clienti. Lo riferisce il Corriere e c'è già la conferma di Reti Ferroviarie Italiane, la proprietaria dell'infrastruttura.

Rogoredo, il bosco della droga

Video: ecco com'è il bosco della droga

L'area dei binari ferroviari, a cui si accede da via Orwell sotto i ponti della tangenziale, è diventata la nuova "capitale" dello spaccio dopo che l'attiguo bosco di Rogoredo (da via Sant'Arialdo) è diventato controllatissimo: i blitz non si contano più. Come è noto, il Comune di Milano ha affidato a Italia Nostra la gestione dell'area boschiva in modo da trasformarla integralmente; e in parte il bosco è stato "spianato", reso meno fitto, con l'obiettivo di costruire una strada più larga che lo attraversi per facilitare i controlli delle forze dell'ordine.

Maxi blitz nel bosco della droga di Rogoredo

Rogoredo: eroina e stupri

Di conseguenza gli spacciatori si sono spostati verso i binari. Dove, paradossalmente, pur senza la "protezione" dell'area boschiva sono comunque "al sicuro", protetti come si diceva dalla staccionata, in attesa dei consumatori di droga che arrivano dal ponte della tangenziale. I pusher sono posizionati tra la staccionata e i binari dell'alta velocità, per cui è difficile raggiungerli. Il muro, barriera impenetrabile, potrebbe rendere impossibile l'attività di spaccio. Secondo il Corriere, Rfi sta valutando la cosa dal punto di vista tecnico.

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