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Città Studi Città Studi / Via Vigilio Inama

Amico gli chiede di ospitare un pregiudicato: lui 'impazzisce' e cerca di bruciare tutto

Devasta l'abitazione e minaccia di incendiare tutto. Sul posto la polizia e i vigili del fuoco

Sfiorata la tragedia nella mattinata di venerdì 16 marzo in una palazzina Aler di via Inama, zona Città Studi. Protagonista un 37enne italiano, Antonio N., fattorino e regolarmente residente in un appartamento che ha devastato lanciando poi a terra del liquido infiammabile in seguito ad una lite con un amico che era venuto a chiedergli un favore.

Video: l'irruzione della polizia nell'appartamento

E' successo nell'arco di un'ora o due, dopo le otto e mezza di mattina. La polizia - intervenuta sul posto insieme ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118 - ha dovuto intavolare una trattativa con il 37enne.

Un passo indietro. Verso le otto e mezza il 37enne riceve la visita di due persone: un suo amico minorenne (con cui c'era stato un litigio un mese fa) e un conoscente di questi, pregiudicato e attualmente sorvegliato speciale, che aveva bisogno d'ospitalità perché era stato appena cacciato di casa dalla fidanzata. Il minorenne gli chiede di accogliere il pregiudicato, ma il 37enne non ne vuole sapere. Scatta il litigio durante il quale l'uomo dà di matto e devasta l'alloggio, poi sparge il liquido infiammabile per l'abitazione, lambendo anche il pregiudicato che cercava ospitalità e riesce a fuggire.

Data la situazione le forze dell'ordine e di soccorso si precipitano in via Inama. I vigili del fuoco dispongono anche il materasso sotto la finestra dell'appartamento. Nel frattempo, A2A fa sapere che in casa non c'è il collegamento al gas, per cui si valuta che non è necessario far evacuare il palazzo intero.

Ma ad un certo punto l'odore di liquido infiammabile diventa troppo forte e fa temere il peggio. Così la polizia e i vigili del fuoco decidono di sfondare la porta, contro cui erano state ammonticchiati oggetti e materassi. Trovano il 37enne a terra. Per lui c'è il ricovero al Niguarda in codice verde, per valutare le sue condizioni. La polizia si riserverà di decidere quale provvedimento adottare nei suoi riguardi: si parla di un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) o di una denuncia per procurato allarme. L'appartamento è stato invece "preso in carico" dalla polizia scientifica per i rilevamenti del caso.

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