E' un ritorno, quello di Egle Celauro, in consiglio di zona 3. Ha sostituito, come prima dei non eletti nella lista di Sinistra Ecologia e Libertà, il dimissionario Andrea Lazzarotti. La surroga è già stata approvata.

La Celauro, classe '41 ed ex insegnante d'inglese, è una storica consigliera dei Radicali, fin da quando la zona 3 era (nella vecchia suddivisione a 20) un piccolo spicchio di territorio tra Porta Venezia e corso Buenos Aires. Nella scorsa consiliatura era stata eletta per la lista della Rosa nel Pugno, il tentativo (poi fallito, anche a livello nazionale) di unire radicali e socialisti. Poi, nel 2010, la candidatura (senza successo) alle regionali per il Psi e infine, nel 2011, la lista di Sel per la zona 3. Arrivò quarta su tre eletti.

Nel 1999, quand'era consigliera di zona nel gruppo Forza Italia ma da indipendente (i Radicali avevano stretto un accordo con il partito di Berlusconi), fu protagonista di un curioso episodio. Un filmato di Telelombardia la "incastrò" involontariamente mentre tracciava una doppia V con una bomboletta spray su un muro del suo quartiere. La riconobbe il presidente del comitato Venezia - Buenos Aires, Paolo Uguccioni, che prese carta e penna e scrisse all'allora sindaco Albertini. In quella occasione la Celauro si difese affermando tra l'altro (come si legge da un articolo dell'epoca sul "Corriere della Sera") che "realizzare graffiti è divertente, gratificante e piacevole". Attirò molte critiche da parte ad esempio del vicesindaco De Corato ma poi spiegò meglio la sua posizione e tutto si risolse.

All'epoca la giunta aveva messo una vera e propria "taglia" fino a 700mila lire per i "graffitari" sorpresi in azione.