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Olio Carapelli: novantotto dipendenti dello stabilimento di Inveruno rischiano il posto

Il gruppo Deoleo ha annunciato la chiusura del reparto produttivo in provincia di Milano

Novantotto dipendenti della Carapelli rischiano di perdere il posto di lavoro. Il gruppo spagnolo Deoleo, proprietario dei marchi Carapelli, Sasso e Bertolli, ha annunciato alle segreterie nazionali e territoriali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil la chiusura del reparto produttivo dello stabilimento di Inveruno (Milano) che complessivamente occupa 136 persone.

La doccia fredda è arriva durante un incontro tra i vertici dell'azienda e i sindacati. Tavolo in cui si sarebbe dovuto discutere dell’andamento del Gruppo. «La scelta dell’azienda — spiega in una nota Alessandro Marchesetti, segretario generale della Fai Cisl di Milano — è inaccettabile e sorprendente. La decisione è stata presa a Madrid, senza pensare alle drammatiche ripercussioni che avrà sui lavoratori, sulle loro famiglie e sull’indotto del territorio. Non devono essere i dipendenti a pagare le difficoltà del Gruppo, determinate da azioni sbagliate da parte dei vertici”.

La questione è arrivata sui tavoli della politica locale. La questione verrà discussa venerdì sera durante un consiglio comunale aperto. Anche il Pirellone si occuperà del caso: «Ho chiesto al presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale Pietro Foroni di mettere in calendario un’audizione con i rappresentanti dei lavoratori e le parti coinvolte in modo da portare nel più breve tempo possibile la discussione in Regione — ha chiosato il consigliere regionale Fabrizio Cecchetti (Lega) —. Sono inoltre in contatto con Arifl, l’agenzia regionale per il lavoro, per l’apertura di un tavolo di confronto con l’azienda al fine di poter individuare gli strumenti più idonei a salvaguardare l’occupazione».

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