Ragazzina disabile esclusa dai compagni, ministero blocca la gita di classe
Succede a Legnano. Il Ministero ha deciso di sospendere la gita della classe, sul caso indagheranno gli ispettori
È intervenuto il Ministero sul caso della ragazzina disabile che nessuna delle compagne voleva in camere durante una gita scolastica. Una sola la decisione: gita sospesa, senza di lei non si parte. La comunicazione è arrivata a poche ore dalla partenza, dopo che si era sollevato il polverone mediatico. Ora la parola sul caso passerà agli ispettori, a cui sarà affidato il compito di chiarire quanto accaduto tra le mura della scuola secondaria di Legnano.
Nei giorni scorsi la vicenda era venuta a galla grazie ai genitori della giovane che si erano rivolti al Provveditorato e al ministero, e ai Grillini in Regione. Al centro del polverone i compagni di classe dalla ragazzina (autistica, ma perfettamente autonma) che secondo l'accusa si erano inviati diversi messaggi su Whatsapp spiegando che nessuno la voleva in camera e voleva dormire con lei. "Ci dareste una responsabilità troppo grande", si sarebbero detti nelle chat.
I genitori della ragazza si sono subito attivati parlando prima con gli insegnanti, poi c'è stato un consiglio di classe. Hanno chiesto spiegazioni e incontri con i dirigenti. Ma la risposta che hanno avuto, hanno riferito, è stata una richiesta di pagare all'agenzia di viaggio una penale per la mancata partecipazione alla visita in un campo di concentramento.
La giovane è sempre stata tenuta all'oscuro della vicenda. E anche adesso non sa quello che sta accadendo. Nelle scorse ore mamma e papà le hanno spiegato che non sarebbe partita per la gita scolastica. Glielo hanno comunicato dopo la decisione del Ministero, prima non ne avevano avuto il coraggio. La gita non è stata annullata, ma solo sospesa. Questo vuol dire che una volta fatta chiarezza su quanto accaduto la classe (al completo, si spera) potrebbe partire per il viaggio d'istruzione.