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Navigli Porta Ticinese / Via Carlo Darwin

Solo parcheggi a pagamento e una mega pista ciclabile: come cambierà il Naviglio Pavese

I parcheggi saranno a pagamento per i non residenti. I lavori inizieranno nel 2020

Sulla carta è il progetto di una pista ciclabile ma di fatto si tratta di un progetto che cambierà il volto del Naviglio Pavese di Milano: una rivoluzione che parte dalla Darsena e procede fino ad Assago e che prevede meno traffico automobilistico, più biciclette oltre a meno parcheggi e quelli che resteranno saranno a pagamento (per i non residenti). È il tratto milanese di "VenTo": la mega corsia dedicata alle bici che collegherà Venezia e Torino.

Il progetto — ha dichiarato l'assessore alla mobilità Granelli — è quasi pronto e verrà presentato a metà luglio durante un incontro pubblico. L'obiettivo è quello di lanciare le gare al ritorno dalle vacanze e iniziare i lavori nell'estate del 2020. Lavori che, se tutto andrà secondo i piani, saranno terminati in un anno e mezzo. In totale (per il tratto di competenza di Milano) serviranno 2,5 milioni di euro, un terzo arriveranno dai fondi europei, il resto ce lo metterà Palazzo Marino.

La nuova ciclabile del Naviglio Pavese

Il percorso sarà lungo 8 chilometri: da via Darwin fino ad Assago e sarà percorribile in bicicletta in entrambi i sensi di marcia. Non solo: alcuni tratti stanno su una struttura separata dalla sede stradale, ma lungo alcuni spezzoni la ciclabile si mischierà alla strada normale dove però potranno circolare solo le auto dei residenti e non dovranno andare a più di 30 chilometri all'ora.

Naviglio Pavese: stop alla sosta selvaggia

"Tutta la sponda sarà liberata dalle auto in sosta restituendola ai cittadini ed evitando il rischio di crolli — ha precisato Granelli —. I 265 posti auto lungo la sponda, irregolari ma utilizzati dai cittadini, saranno restituiti ai residenti con 50 nuovi posti recuperati in Alzaia e gli altri recuperati nelle vie interne fra cui via Fra Cristoforo, via Renzo e Lucia, via Imperia, via Bordighera".

Tutti gli stalli per le auto nel quartiere — poco meno di 2.200 — saranno a pagamento per chi viene da fuori Milano, ma gratuita per i residenti. L'obiettivo del comune è chiaro: "Salvaguardare i residenti e diminuire chi entra in città in auto, favorendo invece chi usa il mezzo pubblico e i parcheggi di interscambio".

Meno parcheggi, una pista ciclabile ma anche più alberi: "Così si eviterà il traffico di attraversamento dei quartieri, in ingresso e uscita dalla città che deve usare viabilità più appropriata come l’autostrada o via Chiesa Rossa, che riduce la qualità della vita dei popolosi quartieri che si affacciano sul Naviglio, si manterranno invece tutti gli accessi per i residenti e le attività presenti sull’Alzaia, e il passaggio del trasporto pubblico". 
 

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