"Milano Marittima", l'ultima folle moda estiva: tuffi nel Naviglio mentre arrivano i battelli
Tuffi proibiti in Darsena e sul Naviglio grande, dove i giovani "sfidano" i battelli. Le immagini
Per loro un gioco, un divertimento tra amici. Per chi di lavoro guida i battelli turistici un continuo spavento, quasi un incubo.
Preoccupa, soprattutto tra i manovratori dei traghetti milanesi, la nuova moda dell'estate meneghina. La segnalazioni negli ultimi giorni sono aumentate notevolmente e sono praticamente identiche: giovani, da soli o in gruppo, che attendono l'arrivo delle imbarcazioni con i turisti a bordo e si lanciano in acqua nel Naviglio grande, dove è assolutamente vietato.
La mappa dei tuffi proibiti, ricostruita proprio grazie agli allarmi dei conducenti dei battelli, ha un punto rosso: il ponte all'altezza della chiesetta di San Cristoforo, che sembra essere diventato il teatro preferito per i "lanci", anche se i ragazzi non disdegnano neanche la Darsena.
Negli ultimi giorni, stando a quanto risulta a MilanoToday, più volte i traghetti hanno dovuto interrompere la corsa perché c'erano troppi bagnanti che impedivano il passaggio dell'imbarcazione.
Video | Tuffo notturno in Darsena a Milano
E l'altra faccia della nuova moda milanese è la condivisione social dell'impresa. Su Instagram, soprattutto tra le stories, sono tanti infatti i video che "raccontano" i tuffi - c'è anche qualcuno che sfida il buio della notte in Darsena - tra risate, incitamenti e hashtag sarcastici come "Milano Marittima beach".
E a quel punto si fa largo anche il rischio emulazione. "Sempre più spesso - l'amara constatazione di Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento dei comitati milanesi - i ragazzi documentano le loro imprese sui social alla ricerca di like e di consensi fomentando mode e comportamenti a volte anche pericolosi".