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Niguarda Maciachini / Via Giulio Belinzaghi, 11

Aggredito in via Belinzaghi, poi la 'merenda' con consiglieri e aggressore

Il caso finisce in consiglio comunale. De Pasquale: "Consiglieri di zona insieme a chi ha tirato il pugno". Ma Galesi: "La merenda era contro la violenza"

Finisce in consiglio comunale il caso di Luciano Vacca, inquilino delle case Aler di via Belinzaghi (zona Maciachini) minacciato e aggredito più volte per l'impegno personale contro il degrado e lo spaccio di droga nei caseggiati in cui vive. A parlarne in aula, durante gli interventi liberi, è stato Fabrizio De Pasquale (Forza Italia), chiedendo che "il comune si schieri per la legalità non a corrente alternata". 

De Pasquale ha 'denunciato' che - dopo una delle aggressioni - è stata organizzata una sorta di 'merenda collettiva' nel cortile del palazzo, a cui hanno partecipato sia gli aggressori sia i consiglieri di zona del Partito democratico Simona Fregoni (zona 9) e Fabio Galesi (zona 8). "Situazioni dovute alla cecità e alla malafede di chi confonde il bisogno con il racket", ha aggiunto De Pasquale chiedendo al comune e al consiglio di zona di schierarsi "veramente dalla parte della legalità". A De Pasquale ha brevemente replicato Alessandro Giungi (Pd), difendendo i due consiglieri democratici.

Ma che cosa è successo? Sotto accusa è la festa che si è svolta in via Belinzaghi 11 il 6 settembre. Della festa aveva parlato anche l'assessore alla sicurezza Marco Granelli, su Facebook, scrivendo di avere parlato con l'aggredito (che per la cronaca non ha partecipato alla 'merenda', comprensibilmente) e di avergli garantito solidarietà e attenzione per le problematiche del quartiere. "Spero che gli inquilini e il signor Vacca lavorino insieme per la qualità della vita e la sicurezza del quartiere", aveva scritto Granelli, "dispiaciuto" per non "esserci stato". E Fabio Galesi aveva aggiunto, sempre su Facebook: "Gli abitanti hanno organizzato una merenda per condannare ogni tipo di violenza, ma soprattutto per richiedere ad Aler interventi di manuntenzione straordinaria". 

Le cronache confermano la partecipazione alla 'merenda' di almeno uno degli aggressori, tale Antonio, che al Giorno dichiarava: "Gli chiedo scusa. Se c'è la volontà di tutti, si potrà andare d'accordo". Sarà sufficiente?

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