Preso il pusher del Bosco Verticale: "pistola" e cane al guinzaglio, così spacciava ai ragazzini
In manette un ragazzo di venti anni, con precedenti per spaccio. È stato fermato dalla polizia
Ogni notte, dalle tre in punto, gestiva i suoi affari lì, sotto quel palazzo diventato il simbolo di Milano. "Arma" in tasca e cane al guinzaglio, accoglieva i giovanissimi clienti, forniva loro quello di cui avevano bisogno e poi incassava i soldi.
Un ragazzo di venti anni - un cittadino italiano con un precedente di quando era ancora minorenne - è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti del commissariato Garibaldi Venezia, guidati dal dirigente Alessandro Chiesa, lo hanno fermato a fine gennaio, dopo una soffiata che descriveva il ventenne come un pusher per giovanissimi.
I poliziotti lo hanno bloccato - proprio come segnalato dalla "fonte" - in via Gaetano de Castillia, sotto il Bosco Verticale, dove ogni notte spacciava, proteggendosi con una pistola scacciacani senza tappo rosso e un cane Amstaff, imponente ma in realtà molto docile.
Gli agenti, dopo averlo trovato in possesso di qualche dose di hashish, hanno deciso di controllare casa sua - un appartamento a Isola -, dove sono stati trovati quattro chili di hashish. Il ventenne, hanno accertato poi gli investigatori, riforniva anche qualche piccolo pusher di strada che spaccia in zona corso Como o stazione Centrale.
Proprio nelle due zone, in poco più di un mese di lavoro, i poliziotti di Garibaldi Venezia sono riusciti ad arrestare ventitré persone e a sequestrare cinque chili di droga. Gli agenti hanno anche chiuso un bar che era diventato una sorta di succursale dello spaccio di piazza Duca d'Aosta, dove negli ultimi giorni i pusher hanno un po' "allentato la morsa", anche a causa dei continui controlli della polizia.