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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Niguarda: cinesi costretti a vivere segregati, confiscata palazzina

E' stata condannata a nove mesi di carcere in primo grado per sfruttamento dell'immigrazione clandestina. Lei, Marta M., è un'agente immobiliare che aveva affittato 36 posti letti in un intero stabile di sua proprietà, in zona Niguarda

E' stata condannata a nove mesi di carcere in primo grado per sfruttamento dell'immigrazione clandestina. Lei, Marta M., è un'agente immobiliare che aveva affittato 36 posti letti in un intero stabile di sua proprietà, in zona Niguarda. Il problema? Per dirlo con le parole del giudice monocratico, Bruna Rizzardi, è che si trattava di "Niente più che "loculi", in pessime condizioni igieniche.

Il giudice ha accolto la richiesta di confiscare l'intero stabile. "La vicenda - come racconta Repubblica -  parte nel giugno del 2011, quando una pattuglia del Nucleo operativo della polizia locale fa un sopralluogo nello stabile. La titolare del contratto d'affitto è la cinese Su Fenglan. All'interno della palazzina, la cui destinazione d'uso è industriale, trovano un laboratorio cinese non autorizzato, ma soprattutto ben 36 'loculi', in cui altrettante persone pernottavano regolarmente

La proprietaria ha più volte negato di sapere quello che aveva architettato Su Fenglan, ma molte testimonianze delle persone 'segregate' hanno smentito la sua versione.

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