rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Bollate Bollate

Bollate, la denuncia: "Cosa c'è nell'ex cava Bossi?"

Da domenica 26 la cava Bossi di Bollate sarà presidiata dalle associazioni SOS Racket e QuiBollateLibera. Il motivo? Sapere cosa nasconde la cava. "Abbiamo chiesto all'amministrazione comunale un atto di coraggio"

Da domenica 26 giugno la cava Bossi di Bollate sarà presidiata dalle associazioni SOS Racket e QuiBollateLibera. Il motivo? Sapere cosa nasconde la cava. “Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di Bollate un atto di coraggio. Abbiamo chiesto di sapere cosa c’è sotto l’ex cava Bossi. Di fronte all’immobilismo rispondiamo con una nuova protesta fino a quando non verranno fatti i carotaggi su tutta l’area”, queste le parole del presidente di SOS Racket, Frediano Manzi.

Il sospetto è che siano stati interrati rifiuti tossici. «Con il presidio del 3 giugno abbiamo dato un ultimatum all’amministrazione comunale, abbiamo chiesto di mettere i sigilli e fare delle indagini ci hanno risposto che non ci sono soldi per fare i carotaggi, che va tutto bene. Noi rispondiamo che è assurdo. Questa è l’ennesima prova che quell’ex cava ha chiare e inequivocabili coperture istituzionali, ma non ci fermiamo».

SOS Racket nel giugno del 2010 aveva documentato, attraverso una clamorosa “videodenuncia”, che nella cava Bossi si potevano scaricare qualsiasi tipo di rifiuto senza la compilazione del “formulario”, documento necessario ed obbligatorio per dimostrare la provenienza dei rifiuti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bollate, la denuncia: "Cosa c'è nell'ex cava Bossi?"

MilanoToday è in caricamento