Estorsione continuata e aggravata. È l'accusa a cui deve rispondere F.J., cittadino pakistano di 25 anni residente a Pordenone, indagato dagli agenti del 113. Il ragazzo — secondo quanto riportato in una nota del commissariato di Rho-Pero — si sarebbe finto donna e avrebbe ricattato un 48enne di Pregnana Milanese minacciando di divulgare sue foto di nudo.

Tutto è iniziato nel 2015 quando il 48enne ha conosciuto su una chat una fantomatica ragazza di nome Giulia. Lei dice di avere poco più di 40 anni ed essere in cerca di amicizie da consolidare. Lui le confida di avere due figli e di essere in procinto di separarsi. Dopo i primi messaggi Giulia chiede al 48enne di incontrarla a Milano, ma non si presenta all’appuntamento rinviando l’incontro. 

Nelle settimane seguenti lo scambio di messaggi diventa sempre più assiduo e intimo. Tanto che la donna inizia a inviargli fotografie con biancheria intima, foto a cui il 48enne ricambia. Appena ricevuti gli scatti Giulia si trasforma, minacciando di inviare le immagini alla moglie, in modo da incidere negativamente sulla separazione in corso e sul suo rapporto con i figli. L'uomo, terrorizzato, cede alle sue richieste inviandole in sei mesi oltre 25mila euro, tutti accreditati su una PostePay. 

Dopo l'ennesimo ricatto l'uomo ha denunciato l'accaduto agli agenti del commissariato di Rho-Pero. Durante le indagini i poliziotti hanno scoperto che Giulia non esisteva. Dietro a quel nome, infatti, si celerebbe un cittadino pakistano di 25 anni, operaio e pregiudicato per furto. Nei giorni scorsi gli agenti della squadra mobile di Pordenone hanno perquisito la sua abitazione, dove hanno trovato il telefono da cui sarebbero partiti i messaggi, oltre alle fotografie inviate.