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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Garbagnate, arrestati quattro estorsori

Da due anni e mezzo avevano trasformato la vita dei titolari della "Sacla Servizi" in un inferno: minacce, estorsioni e violenza. Arrestati.

Per due anni e mezzo hanno vissuto una vita d'inferno. Oggi possono dire che quella brutta pagina della loro esistenza si è chiusa per sempre. È la vicenda di una coppia di Garbagnate Milanese, titolare della "Sacla servizi", ditta operante nel settore delle pulizie e dei servizi di portineria e vigilanza presso vari condomini che è stata vittima di estorsione.

Tutto è iniziato nell'estate del 2010 quando la coppia, dopo un periodo di prova, decise di non confermare come lavoratore V.C, classe 1955 residente a Garbagnate. A seguito della risoluzione del contratto l'uomo assunse un atteggiamento minaccioso nei confronti dei titolari: chiese indebite somme di denaro, prima poche decine di euro per poi chiedere addirittura seicento euro.

ll titolare dell'azienda, non sapendo cosa fare, chiese ad un conoscente comune, V.F., classe 1961 residente a Garbagnate, di fare da mediatore, ma purtroppo la mediazione non andò in porto e l'11 luglio del 2010 il titolare fu accoltellato dal proprio aguzzino. Una aggressione a cui riuscì a sopravvivere solo per miracolo.

Dopo il violento episodio il titolare della ditta decise di denunciare i fatti ai carabinieri. Iniziarono le indagini e i militari scoprirono che anche l'intermediario V.F. faceva parte della 'partita' e con lui il figlio V.L, oltre un ulteriore soggetto: I.L. I quattro malviventi riuscirono ad appropriarsi, tramite minacce, di un Fiat Ducato della ditta. Ma non è tutto: quattro cercarono di subentrare nelle attività commerciali della "Sacla servizi", un negozio di proprietà fu ceduto loro. Le richieste di denaro, nel frattempo, divennero sempre più pressanti e continue con somme che variavano dai 500 ai 20mila euro.

I criminali, però, erano finiti sotto l'occhio vigile dei carabinieri. Erano costantemente seguiti nei movimenti attraverso pedinamenti e riprese video. Nel corso delle indagini emerse che I.L. e V.L erano stabilmente dediti allo spaccio di cocaina. Tutte le risultanze investigative dei carabinieri conversero in una richiesta di ordinanza cautelare in carcere. Per i quattro malviventi si sono così spalancate le porte del carcere. I carabinieri, con questi arresti, hanno così potuto restituire serenità ai titolari della Sacla che, per sopperire alle continue richieste dei loro estorsori, hanno dovuto bloccare le attività chiedendo aiuto all'associazione antiracket Sos impresa.

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