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Manzi rifiuta il ricovero in ospedale

Il presidente di Sos Racket e usura rifiuta il ricovero in ospedale. Si aggravano le condizioni di salute di Manzi, giunto al tredicesimo giorno di sciopero della fame

Sono critiche le condizioni di salute di Frediano Manzi, presidente dell'associazione Sos racket e usura. Ieri pomeriggio una guardia medica dell'ospedale di Garbagnate ha accertato le sue gravi condizioni di salute e ha disposto il ricovero immediato. Manzi ha rifiutato il ricovero, determinato a portare avanti la sua protesta. 

Il presidente di Sos Racket si trova al tredicesimo giorno di sciopero della fame. Ma non è tutto: Manzi  ha deciso di sospendere anche l'assunzione dei farmaci che lo tengono in vita e dal 20 febbraio prossimo inizierà anche lo sciopero della sete.

Uno sciopero della fame legato a due obiettivi. Manzi - infatti - vuole sensibilizzare l'opinione pubblica sull'accesso al fondo della legge 108/96 sull'usura a tutte le vittime che denunciano episodi di usura, anche se non sono in possesso di una partita iva. L'erogazione - secondo Manzi - dovrebbe avvenire nell’arco massimo di un anno dalla data della denuncia, rispetto agli attuali tempi medi che variano dai tre ai cinque anni. Oltre a questo il presidente di Sos racket chiede una commissione parlamentare di inchiesta sull'arresto di Carlo Ferrigno, prefetto che avrebbe distribuito fondi alle vittime di usura in cambio di prestazioni sessuali. 

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