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Rho Rho / Piazza San Vittore

Marco Tizzoni entra in Regione

Tre cittadini rhodensi sono stati eletti consiglieri regionali. Tra questi Marco Tizzoni, l'uomo che rifiutò i voti della 'ndrangheta

Confermata la composizione del consiglio regionale lombardo. Tre rhodensi sono riusciti a sedersi tra i banchi del Pirellone. Tra questi ci sono due volti noti: Carlo Borghetti e Fabrizio Cecchetti, rispettivamente per la Lega Nord e per il Partito Democratico. Ma oltre a loro c'è una new entry: Marco Tizzoni. Un homo novus della politica regionale.

Tizzoni è un imprenditore nato e cresciuto a Rho, da sempre impegnato nella politica locale: fu assessore nella giunta Zucchetti, candidato a sindaco per "Gente di Rho" durante le scorse elezioni comunali. Un uomo balzato agli onori della cronaca lo scorso ottobre per aver detto "No" ai voti della 'ndrangheta durante il ballottaggio delle elezioni comunali rhodensi del 2011.

Un commento a caldo sulla tua candidatura?

"È stato un exploit fantastico. Era la prima volta che mi presentavo ed è stato bello ricevere così tante preferenze".

Lascerai il posto di consigliere comunale a Rho?

"Non voglio occupare due poltrone. Sono sempre stato contro chi occupa più posti istituzionali. Ora voglio vedere per quanto tempo mi terrà occupato la mia nuova posizione in consiglio regionale. Non sono attaccato alla 'cadrega' e penso che ci siano persone che possono fare bene a Rho al mio posto".

Potresti farci alcuni nomi?

"Penso che Lorella Borghetti possa essere una valida sostituta. È stata consigliera comunale nella passata amministrazione Zucchetti e potrebbe portare avanti il progetto di "Gente di Rho". Successivamente potrebbe subentrare anche Claudio Scarlino, un giovane una persona nuova con tanta voglia di fare".

Hai già parlato con Maroni per un eventuale posto da assessore in giunta?

"Con Roberto Maroni ho un rapporto splendido. Non gli ho mai chiesto nulla. Nelle prossime ore decideranno la squadra di governo. Se ci sarà posto non mi tirerò di certo indietro: sono pronto a prendermi le mie responsabilità, è per questo che mi sono candidato".

Su che punti ti batterai?

"Il punto cardine del mio programma, per quanto concernono le mie possibilità, è cercare di creare nuovi posti di lavoro. Mi batterò su questo punto per portare la Lombardia ad essere, ancora una volta, la regione più produttiva d'Italia. Spettacoli, sport e cultura, in queste particolari situazioni di crisi, purtroppo, passano in secondo piano. Bisogna creare nuove realtà occupazionali. In un momento in cui Roma è in forte difficoltà per creare un governo credo che bisogna avere un governo regionale molto forte e Maroni è la persona giusta".

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