Lainate aderisce alla proposta 'green'
Il comune a nord di Milano si è unito alla squadra dei comuni virtuosi che chiedono alle aziende della grande distribuzione un impegno per la riduzione dell'impatto ambientale
Svolta green a Lainate. Imballaggi più leggeri e totalmente riciclabili, stop a packaging inutile, alle etichette che complicano la differenziazione. Più contenitori a rendere o in materiale riciclato. Queste sono le richieste chiave che il comune alle porte di Milano lancia alle aziende, sottoscrivendo la campagna "Meno rifiuti-più benessere in 10 mosse".
Sottoscrivendo un appello alle aziende produttrici di imballaggi e articoli usa e getta, anche la città di Lainate si è unita alla squadra dei comuni virtuosi che chiedono un impegno chiaro ad aziende e grande distribuzione nella riduzione dell’impatto ambientale. In particolare, in dieci mosse, si chiede alle aziende di aderire ad una progettazione di prodotti e imballaggi sostenibili e totalmente riciclabili nonché ad una conversione produttiva da articoli usa e getta a prodotti adatti all’uso multiplo.
Il comune chiede, inoltre, alla distribuzione organizzata di mettere a disposizione una vasta gamma di prodotti acquistabili con contenitori riutilizzabili su tutto il territorio nazionale e altri prodotti a basso impatto ambientale evidenziandoli e promuovendoli.
“Le azioni che andiamo a sollecitare sono contenute, motivate e supportate da dati di fatto internazionali e nazionali, all’interno di un documento condiviso e disponibile unitamente all’appello — interviene Vincenzo Zini, assessore all’ambiente —. Da tempo l’amministrazione comunale ha avviato iniziative volte a ridurre imballaggi e rifiuti. Piccoli gesti che comunque fanno il cambiamento, se adottati su larga scala. — prosegue l'assessore — ad esempio alla campagna ‘Porta la sporta’ lanciata a pochi mesi dal nostro insediamento: una borsa riutilizzabile distribuita a tutte le famiglie, ideale per fare la spesa quotidiana. O ancora pensiamo al risparmio quotidiano di centinaia di bottiglie di plastica sparite dalle nostre mense scolastiche (dopo l’introduzione dell’acqua servita sfusa) e dalla tavola di chi utilizza le nostre due case dell’acqua. Sensibilizzare i cittadini — conclude Zini — è la parola d’ordine. Dare il buon esempio la nostra strada!”
