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Sgombero Fornace, corteo per le strade di Rho: uova e vernice contro la sede del Pd

Al termine del corteo gli attivisti hanno occupato un nuovo stabile a Mazzo di Rho

Prima la manifestazione per le strade di Rho, uova e vernice contro la sede del Pd e sui muri dell'ufficio elettorale dei candidati Dem Borghetti e Peluffo. Poi la nuova occupazione in una fabbrica dismessa di via Risorgimento, zona industriale di Mazzo. Serata movimentata quella di martedì 13 febbraio per gli antagonisti del centro sociale Fornace, sgomberati poche ore prima.

Manifestazione fornace (foto Mt)

Lo sgombero

Polizia e carabinieri si erano presentati nello stabile occupato di via Moscova con le prime luci del giorno di martedì, poi avevano circondato l'edificio impedendo ogni accesso. Successivamente è stata la volta degli operai che hanno reso inagibile l'immobile occupato il 4 gennaio 2011.

Il primo cittadino di Rho, Pietro Romano (Pd), nel pomeriggio di aveva fatto sapere che l'azione era programmata da tempo dalla prefettura e dalla questura di Milano. La motivazione? "L'urgenza di bonificare l'immobile dall'amianto che ricopre tutto il tetto - aveva dichiarato Romano -. Le ultime analisi avevano infatti evidenziato uno stato di ammaloramento complessivo delle lastre di amianto con conseguente rischio per la salute pubblica. La proprietà si era detta disponibile ad eseguire immediatamente la bonifica ma aveva la necessità di rientrare in possesso dell'immobile abusivamente occupato".

Ma per gli antagonisti l'amianto era una scusa per lo sgombero: "poteva essere effettuata in una settimana di lavoro e senza necessità di sgomberare il centro sociale, visto il nostro favore alla bonifica", hanno chiosato durante il corteo a cui hanno partecipato circa 250 persone. L'azione, sempre secondo gli antagonisti, "spiana la strada alle speculazioni del post-Expo sul territorio". Di segno opposto la risposta dell'amministrazione comunale che in una nota ha spiegato "non c'è alcun progetto di riqualificazione per lo stabile di via Moscova".

La querelle tra il centro sociale e l'amministrazione di centrosinistra potrebbe essere solo all'inizio: "Il Partito democratico — hanno fatto sapere gli antagonisti — non si aspetti una campagna elettorale serena in città e stia sicuro che una storia lunga 13 anni come quella della Fornace, fatta di presenza costante sul territorio e centinaia di iniziative e rilevanti percorsi politici autorganizzati, non verrà cancellata così facilmente".
 

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