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Giovedì, 25 Aprile 2024
Rho Rho / Piazza Cardinal Pozzobonelli

«Nessuna Moschea in via Pozzobonelli»

Lo ha dichiarato il sindaco di Rho Pietro Romano: «Non è prevista dal nostro Pgt». L'area potrebbe ospitare la nuova sede del centro islamico, ma servirà il via libera del Comune

«Non sorgerà alcuna Moschea in via Pozzobonell». È il sindaco di Rho Pietro Romano a mettere a tacere le voci che circolano in città in questi giorni. L'area nell'occhio del ciclone è il capannone della ex New Framar, da poco acquistato dalla Lega Italo - Araba.  «L'immobile — precisa il primo cittadino — ha destinazione industriale e il Comune di Rho non ha mai modificato tale destinazione e non intende farlo».

Tutto è nato quando i residenti di via Pozzobonelli e del quartiere San Pietro hanno trovato nelle cassette della posta un volantino anonimo che domandava se erano favorevoli all'ipotesi di un centro culturale islamico sotto casa.

I capannoni potrebbero diventare la sede del centro islamico, attualmente in via Statuto. Ma se l'organizzazione religiosa vorrà farlo «dovrà certamente presentare un progetto dichiarando non solo il tipo di lavori che intende effettuare ma anche l’attività che intende svolgere — precisa il sindaco —. A quel punto il comune potrà e dovrà valutare la legittimità della richiesta sotto il profilo edilizio, della compatibilità dell’attività con l’attuale destinazione, della sicurezza e della viabilità». 

Sindaco, da quanto è attivo a Rho il movimento religioso?
«La Lega culturale Islamica Italo - Araba è un'associazione iscritta nel registro della Regione Lombardia che è attiva a Rho da almeno 16 anni gestendo il centro di via Statuto senza aver mai creato alcun tipo di problema ed anzi promuovendo varie attività in Città. Partecipa al Consiglio dei Migranti e si è sempre schierata apertamente contro ogni atto di violenza o terrorismo. Molti degli associati sono cittadini Italiani e comunque persone che da sempre vivono e lavorano a Rho» 

Sono in corso lavori di riqualificazione interne e non c’è alcun cartello esposto. Perché?
«Ribadisco che ad oggi non è stata presentata alcuna richiesta per la ristrutturazione dell'immobile. Ricordo però che i lavori di manutenzione ordinaria all'interno degli immobili privati (come le opere di riparazione e di sostituzione dei pavimenti, dei serramenti e delle finiture interne) rientrano, come previsto dall’art. 6 del Testo Unico dell’edilizia, nella cosiddetta attività libera per eseguire la quale non è necessaria alcuna autorizzazione o comunicazione al comune.  Ciò significa che qualunque privato cittadino ha diritto di sostituire serramenti, impianti e pavimenti senza comunicare alcunché al Comune e senza apporre alcun cartello all'esterno. Così è accaduto in questo caso». 

Le forze di minoranza hanno presentato delle interpellanze che verranno discusse nel prossimo consiglio comunale?
«Ad oggi non è stata presentata alcuna interpellanza o mozione, ma non dubito che almeno alcune forze di opposizione faranno di tutto per strumentalizzare la vicenda essendo ormai vicina la campagna elettorale e non avendo altri argomenti su cui puntare. Spero che lo facciano con un po’ di buon senso perché il periodo è particolare».  

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