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Nerviano Nerviano / Via Carlo Porta

Strada provinciale 109, cittadini si mobilitano: «Vogliamo la rotatoria»

Circa ottanta nervianesi hanno marciato sull'arteria stradale nel pomeriggio di giovedì. Il sindaco: «Abbiamo sollecitato la città metropolitana»

Pomeriggio di mobilitazione a Nerviano. Nel pomeriggio di giovedì circa ottanta cittadini hanno marciato sulla strada provinciale 109 per chiedere la realizzazione di una rotatoria all'incrocio dell'arteria stradale con via Carlo Porta, attraversamento teatro di svariati incidenti. Alla manifestazione, organizzata dall'Osservatorio senso civico, hanno partecipato numerosi esponenti dei movimenti politici del comune. 

L’iter per la realizzazione dell'opera iniziò nei primi anni Duemila con la giunta provinciale guidata da Ombretta Colli. Commissioni, disegni e infine il progetto definitivo, datato 24 gennaio 2008. Poi il silenzio. Tutto si interruppe nel 2011 quando l’amministrazione Podestà informò il Municipio che non c’erano più i fondi necessari per iniziare il cantiere. Da allora non si è più parlato della messa in sicurezza dell'attraversamento. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha sollecitato un intervento della Città Metropolitana, proprietaria dell’arteria stradale. «Aspettiamo una risposta e speriamo di portare a casa il risultato — ha commentato durante la manifestazione Enrico Cozzi, primo cittadino di Nerviano —. Verificheremo inoltre se è possibile installare un impianto semaforico per mettere in sicurezza temporaneamente l’incrocio». 

«Il comportamento dell’amministrazione comunale non è accettabile — ribatte Alessandro Ledda, membro dell’Osservatorio senso civico —. Bisognava insistere con la Provincia per trovare una soluzione, non nascondersi dietro alla giustificazione che non c’erano più i fondi». Secondo la sezione nervianese della Lega Nord il problema si sarebbe potuto risolvere acquisendo le aree. Per realizzare l'opera «basterebbe utilizzare gli oltre 900mila euro stanziati da Regione Lombardia come compensazione ambientale per le vasche di laminazione del Bozzente, anziché costruire l’inutile pista ciclabile Betulle-Garbatola», precisano i lumbard in una nota. 

I membri dell’Osservatorio senso civico hanno dichiarato che le mobilitazioni continueranno a oltranza. «Continueremo la nostra battaglia fino a che l’attraversamento non verrà messo in sicurezza». Si preannuncia un'estate molto calda. 

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