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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Sel contro l'ordinanza anti-lucciole: "Inutile e di dubbia legittimità"

Duro il partito di Vendola: "Su temi delicati come questo è meglio un confronto interno prima di decidere"

L'ordinanza anti-prostituzione varata lo scorso 9 luglio da Pietro Romano sta facendo discutere le forze politiche rhodensi. In prima istanza fu la Lega Nord a prendere posizioni affermando che tale provvedimento non avrebbe risolto il fenomeno della prostituzione, dato che scadrà il 31 ottobre. Anche gli attivisti del centro sociale Fornace insorsero contro la disposizione del sindaco: "È un'ordinanza che serve a fare cassa con multe ai clienti tranquillizzando nel contempo la cittadinanza più retriva".

Adesso anche una parte della maggioranza critica la disposizione del sindaco. Sel non usa mezzi termini e in una nota diffusa agli organi di stampa definisce il testo siglato da Pietro Romano "di dubbia legittimità" e "inutile ai fini del contrasto all'illegalità".

“Fa parte delle prerogative del primo cittadino emettere ordinanze urgenti che non necessitano di approvazione da parte della giunta e del consiglio  — ha dichiarato Flavio Fusarpoli, segretario di Sinistra ecologia libertà Rho — tuttavia su un tema delicato come questo, avremmo preferito un coinvolgimento prima della sua pubblicazione. A nostro parere, la prostituzione è un fenomeno complesso, che non va affrontato solo come un problema di sicurezza pubblica e decoro, ma è innanzitutto un problema di tratta e sfruttamento di ragazze giovanissime, spesso senza permesso di soggiorno in Italia e quindi senza accesso a cure e controlli sanitari.”

“Crediamo che contrastare il fenomeno attraverso retate delle forze dell'ordine e sanzioni nei confronti di prostitute e clienti non sia l'approccio giusto per risolvere il problema — prosegue Igor Turconi, consigliere di Sel —.Più utile sarebbe invece riattivare progetti di prevenzione e recupero sociale delle vittime di sfruttamento della prostituzione, come quello avviato alcuni anni fa con l'associazione Lule". 

La commissione sicurezza ha deciso che nessuna sanzione alimenterà le casse comunali: i proventi delle multe, secondo quanto riferisce Turconi, saranno destinati a progetti di prevenzione e recupero sociale.

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