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Rho, presentato il piano per il diritto allo studio

L'amministrazione comunale rhodense ha stanziato quasi tre milioni di euro per il piano diritto allo studio per il bienni 2014-2015, 740 mila euro in più rispetto all'anno scorso

Due milioni e ottocentomila euro. Questo è quanto ha stanziato il comune di Rho per il piano diritto allo studio per l’anno scolastico 2014-2015. Circa 740 mila euro in più rispetto all'anno scorso. «La maggior parte dell’incremento — si legge in una nota diffusa dal Municipio — è dovuta al progetto “distretto digitale”, ma gli investimenti sono ricaduti anche sull’ampliamento di progetti già consolidati e sull’introduzione di nuovi, oltre che sulla conferma di tutti i servizi già avviati».

«Il distretto digitale» è un progetto biennale che ha l’obiettivo di promuovere l'innovazione dell'Informazione e della comunicazione nella didattica, favorendo l'ingresso nella scuola di un linguaggio nuovo. Il progetto — secondo i dati forniti dal Municipio — ha un budget di 606mila euro e prevede la completa informatizzazione di tutte le scuole, la dotazione di strumenti informatici (tablet per i docenti, proiettori interattivi per le aule e software per la comunicazione) e la formazione (insegnanti e personale scolastico).

Grande rilevanza all’interno del documento viene data al tema del disagio giovanile. È qui che, su impulso delle dirigenze scolastiche, durante lo scorso anno scolastico l’amministrazione comunale aveva avviato un percorso di informazione-formazione rivolto soprattutto ai docenti, che ha consentito la formalizzazione, in via sperimentale, di uno strumento unico di rilevazione degli studenti con Bes (bisogni educativi speciali). Per quest’anno, l’obiettivo del progetto Bes è la verifica dello strumento di rilevazione e la messa a punto di un protocollo di intesa con le diverse scuole per l’adozione dello strumento elaborato dal gruppo tecnico attraverso un percorso di supervisione su alcuni consigli di classe o interclasse. 

Sempre in tema di disagio, vengono garantiti tutti i progetti relativi al sostegno alla frequenza dei minori e quelli facenti parte del «Cresciamo Insieme» (sportelli di ascolto, attività di doposcuola, tutoring), mentre forte impulso viene dato a “Dialoghiamo?”, il progetto avviato già anni fa per rispondere ai disturbi specifici dell’apprendimento, che prevede la distribuzione alle classi terze di un test per lo screening pedagogico. Il progetto quest’anno viene arricchito, per rispondere alle esigenze manifestate dalle famiglie e ai lunghi tempi d’attesa per la presa in carico del minore: l’amministrazione ha infatti pensato di attivare azioni specifiche di supporto al metodo di studio e di aiuto terapeutico per i ragazzi con certificazione. 

«Il contesto economico di generale riduzione delle entrate — sottolinea l’assessore a scuola e Istruzione, Alessia Bosani — ha portato questa amministrazione a compiere scelte prioritarie, che sono ricadute soprattutto sul sociale e sulla scuola. Un risultato, questo, reso possibile anche da un’attenta programmazione e da un controllo efficace dei singoli capitoli di spesa. Risultato ultimo di questo laborioso processo è il mantenimento di tutti i servizi e i progetti educativi, a fronte di tariffe per i servizi scolastici che restano invariate. Particolare attenzione è data al processo di redazione del Piano, che ricerca e valorizza la collaborazione con le dirigenze scolastiche, i docenti, il personale e i genitori degli studenti. I veri protagonisti sono loro: l’obiettivo dell’amministrazione è quello di rispondere in maniera adeguata alle loro reali esigenze, compatibilmente con le risorse a disposizione delle amministrazioni locali».

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