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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Due incidenti in tre settimane, la rabbia della Fornace contro Fiera

Gli attivisti del centro sociale Fornace, dopo l'incidente di martedì, chiedono più controlli per i lavoratori di Fiera Milano

Gli attivisti del centro sociale Fornace, dopo l'incidente in Fiera di martedì, prendono parola. "Due gravi incidenti sul lavoro in appena tre settimane. Un nuovo record per Fiera Milano", scrivono i ragazzi in un comunicato.

"Probabilmente dagli accertamenti relativi a questi ultimi due incidenti emergerà che i lavoratori erano in regola e che è stata rispettata la normativa in materia di sicurezza sui posti di lavoro — proseguono i membri della Fornace —.Eppure non possiamo fare a meno di ribadire quello che affermiamo da anni: Fiera Milano è una cattedrale della precarietà che funziona anche grazie a lavoro nero e caporalato".

Gli attivisti contestano il metodo di accesso dei lavoratori ai padiglioni: "Gli accessi per le maestranze vengono chiesti direttamente dall’allestitore attraverso una sorta di autocertificazione che, in assenza di controlli più accurati, rende praticamente impossibile prevenire l’ingresso di lavoratori in nero, quindi, lavoratori senza uno straccio di contratto e nessuna tutela a partire dalla copertura sanitaria in caso di infortuni".

A tutto questo i ragazzi della Fornace vogliono mettere un freno e rivendicano l'essere 'choosy'. "In tempo di crisi si specula sulla mancanza di reddito, e come a Taranto dove ci vogliono far ingoiare inquinamento e morte. Qui a Rho è in atto la stessa logica per farci mettere a rischio la vita per mille euro al mese se non meno".

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