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Rho Rho / Piazza Visconti

Il tribunale assolve i ragazzi della Fornace

Gli attivisti del centro sociale, il 29 giugno del 2010, manifestarono nell'aula del consiglio comunale e vennero denunciati. Il tribunale: "Assolti"

Attivisti della fornace: tutti assolti. Il 6 giugno si è chiuso il primo grado di giudizio del processo relativo all'interruzione del consiglio comunale del 29 giugno 2010. In quella data i ragazzi del centro sociale entrarono nell'aula consigliare e manifestarono il loro dissenso nei confronti di alcune decisioni dell'amministrazione comunale guidata da Roberto Zucchetti.

Più nello specifico i ragazzi del centro sociale si erano schierati nettamente contro la decisione del comune di sgomberare il campo rom di via Sesia. A tutti gli abitanti del campo, diversi giorni prima che gli amministratori rhodensi si riunissero, era arrivata una lettera in cui si "intimava alle famiglie ivi stanziate di abbandonare entro trenta giorni le proprie abitazioni", scrivono gli attivisti in una nota diffusa agli organi di stampa.

Sull'area sarebbe dovuta sorgere una discarica. In città si discusse molto e anche gli Elio e le storie tese, durante il loro concerto del 26 giugno 2010 tenutosi in piazza San Vittore a Rho, si schierarono contro la decisione dell'amministrazione dicendo: "DIscarica vuol dire pulizia, Rom vuol dire etnia. Siamo vicini alla pulizia etnica", tuonò Stefano Belisari. I ragazzi del centro sociale manifestarono il loro dissenso per lo sgombero del campo durante il consiglio comunale. Furono denunciati per i reati di manifestazione non autorizzata e interruzione di pubblico servizio, ma il tribunale — in primo grado — non li ha riconosciuti non colpevoli.

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