Vendevano gioielli falsi: beccata la banda che truffava i negozianti

Erano veramente dei maestri della truffa. Avevano trovato un modo per far sembrare gioielli composti da metalli comuni come preziosi in oro bianco. Pensavano di essere al di sopra della legge, ma sono stati tutti beccati. È successo nelle scorse ore a Rho, dove i carabinieri della compagnia cittadina, coadiuvati dal Pool truffe della sezione di polizia giudiziaria, aiutati in fase operativa da personale del gruppo di Milano, hanno fatto scattare otto avvisi di garanzia.

I truffatori, nei primi mesi dell'anno, avevano venduto presso diversi negozi di rivendita di preziosi, alcuni gioielli in oro bianco con punzonato il simbolo dell'oro. Erano del tutto verosimili, anche un occhio esperto non si sarebbe accorto che in realtà i monili erano costituiti da una lega contenete metalli comuni privi di valore. Il tutto causando un danno patrimoniale di oltre 20mila euro.

Le indagini, condotte in particolare dai carabinieri della tenenza di Pero, hanno collegato diverse denunce di gioiellieri e clienti truffati che hanno portato all'individuazione dei truffatori: tutti italiani. Nella mattinata di sabato sono scattate diverse perquisizioni domiciliari dove sono state rinvenuti numerosi oggetti "preziosi", oltre ad alcuni oggetti per realizzare i falsi e 1.500 euro in contanti.

Ma non è tutto: a casa di due degli indagati sono state trovate sostanze stupefacenti. Uno è stato pizzicato con sedici grammi di hashish ed è stato deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria. Mentre C.U., di Settimo Milanese, è stato trovato in possesso di tre piante di marijuana. Per lui sono scattate le manette per coltivazione di sostanza stupefacente. L'uomo si trova nelle camere di sicurezza in attesa del rito per direttissimo.