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"Se non facciamo sesso, vi denunciamo". A processo due carabinieri

Lo scorso marzo i due, un appuntato e un maresciallo, avrebbero costretto due prostitute straniere a un rapporto sessuale. Accusati di concussione e violenza sessuale

Saranno processati a partire dal prossimo settembre i due carabinieri della caserma di Pero, nel Milanese, finiti in carcere lo scorso marzo con le accuse di violenza sessuale e concussione, perché avrebbero costretto due prostitute straniere ad avere rapporti sessuali dicendo loro, in sostanza, che quella era l'unica possibilità che avevano per evitare di essere denunciate.

Il pm di Milano Giovanni Polizzi ha chiesto nei giorni scorsi il giudizio con rito immediato per i due militari, i quali hanno poi scelto di essere giudicati con rito abbreviato e il processo comincerà a settembre davanti al gup.

Le indagini sui due carabinieri, arrestati a fine marzo su ordine del gip Maria Grazia Domanico (con misure confermate dal Tribunale del Riesame), erano nate in seguito alle dichiarazioni di una prostituta romena, la quale aveva messo a verbale - nell' ambito di un'altra inchiesta coordinata dal pm Cristiana Roveda su violenze analoghe compiute da alcuni finanzieri già condannati - di aver subito abusi, assieme ad un'altra ragazza, da parte dei due carabinieri.

Le violenze, di cui sono accusati il maresciallo Antonio C. e l'appuntato Massimo R., sarebbero avvenute alla fine del 2009 all'interno della caserma.

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