Rho, l'asilo nido Don Milani diventa internazionale

Nei giorni scorsi l'asilo nido Don Milano di via Aldo Moro ha ricevuto i rappresentanti dell'organizzazione non governativa Remedial education center di Gaza (Palestina): organismo che opera all’interno della striscia di Gaza, a est di Jabalia. Il fine dell'associazione è fornire istruzione e assistenza a bambini e scolari meno fortunati. Una scuola non comune che nel corso degli anni è diventata un punto di riferimento per la formazione di educatori e insegnanti di tutta la striscia di Gaza.

L’incontro è stato organizzato dalla cooperativa Stripes allo scopo di creare uno scambio tra consapevolezze teoriche e buone prassi, così da sostenere e diffondere la ricerca di modalità educative quotidiane, adeguate alle trasformazioni del contesto in cui viviamo, ma anche dalla necessità di lasciare una “traccia professionale” in contesti educativi meno fortunati.  

Durante la visita gli ospiti stranieri hanno avuto la possibilità di condividere con  la coordinatrice educativa e la pedagogista il valore degli spazi, gli strumenti e strategie di documentazione per le famiglie, il significato e il valore della formazione per gli operatori e l’aspetto organizzativo quale valido dispositivo che garantisca pari opportunità di crescita nel rispetto delle differenze individuali. Il nido infatti nell’ultimo anno, con la supervisione della Dott.ssa Franchi, ha iniziato un percorso formativo che si propone di sensibilizzare l’equipe educativa alla rivisitazione dei tanti modi di accogliere, di comunicare e di andare incontro all’altro, al diverso.

“È importante che si sviluppino proficue collaborazioni con scambi di professionalità tra le realtà presenti in Italia, come quella dell’asilo nido Don Milani di Rho, e realtà che operano in situazioni dove la precarietà è all’ordine del giorno — ha dichiarato Alessia Bosani, vicesindaco di Rho, presente alla visita —. L’opera che svolge il Remedial education center di Gaza è fondamentale perché garantisce un diritto all’istruzione di alta qualità per tutti, senza discriminazioni e senza distinzione di razza, religione, sesso e status socioeconomico. Sono i bambini a soffrire di più le conseguenze della guerra e della povertà: a maggiore ragione, il servizio svolto dal Rec è fondamentale per permettere ai più piccoli di gioire della quotidianità, socializzare, costruire un futuro migliore”.