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Bambini dimenticati: a Segrate gli asili manderanno sms con notifica ai genitori

L'iniziativa è stata chiesta dall'amministrazione comunale alla cooperativa che gestisce i servizi per l'infanzia

Bambini dimenticati nelle auto: è successo, succede, succederà. Per quanto percentualmente (e fortunatamente) piccolo rispetto alla totalità dei genitori che accompagnano i propri figli in auto a scuola, si tratta comunque di una situazione pericolosa che può portare perfino alla morte. Nella provincia di Arezzo, di recente, una mamma ha dimenticato sua figlia, di sedici mesi, per sei ore in automobile, e la piccola è deceduta. 

Sono ormai diversi i Comuni che si stanno attrezzando per affrontare il fenomeno e correre ai ripari. Dopo Gorgonzola, ora tocca a Segrate, dove è stato presentato un servizio di messaggistica chiesto dall'amministrazione comunale alla cooperativa Stripes, concessionario dei servizi di prima infanzia.

Ai genitori arriverà un sms sul cellulare qualora il figlio o la figlia non sia presente al nido. A partire da settembre l'sms verrà sostituito con un messaggio con notifica di lettura, in modo che le educatrici sappiano in tempo reale se l'allerta è stata ricevuta e letta oppure no. La cooperativa ha implementato il servizio all'interno del sistema "InfoAsilo", grazie a cui i genitori - quando entrano a scuola - passano un tesserino in un lettore. Il sistema permette già alle educatrici di "dialogare" coi genitori raccontando la giornata dei piccoli in modo da tenerli costantemente informati.

"Portiamo la tecnologia a beneficio della collettività", commenta il sindaco di Segrate Paolo Micheli ricordando anche il servizio "Segrate WhatsApp" con cui gli uffici comunali tengono informati i cittadini. La presentazione del servizio si è svolta alla presenza di Gianluca Poldi, assessore segratese all'istruzione, e Alessia Todeschini, psicopedagogista della cooperativa Stripes.

Il caso di Gorgonzola

Leggermente diverso il sistema adottato a Gorgonzola da giugno: qui, tutti gli asili nido presenti sul territorio si sono accordati per adottare un semplice protocollo che prevede che, se entro le nove e mezza di mattina, non si hanno notizie di un bimbo (ad esempio, il genitore non ha avvertito che il bimbo non sarebbe venuto quel giorno), l'asilo stesso contatterà il genitore entro le dieci, per minimizzare eventuali "inconvenienti" come quello capitato alla mamma di Arezzo.

Nella speranza che protocolli e sistemi del genere non debbano mai servire. 

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