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Segrate, Paolo Micheli al sindaco Alessandrini: “Mi dimostri che ho torto”

Il capogruppo di Segrate Nostra, Paolo Micheli, ha scritto una lettera aperta al primo cittadino di Segrate, Adriano Alessandrini. Due le richieste: evitare le accelerazioni sul Pgt e dimostrare che le pressioni dei proprietari dei terreni possono essere ignorate

L' 8 maggio 2011 è stata recapitata al sindaco di Segrate Adriano Alessandrini una lettera di Paolo Micheli, capogruppo di Segrate Nostra. Due le richieste mosse: evitare accelerazioni non concordate sul Pgt e dimostrare che le pressioni da parte dei proprietari dei terreni possono essere ignorate. Riportiamo il contenuto della lettera: 

“Signor Sindaco,

ho un paio di richieste da farle. Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una improvvisa accelerazione nelle iniziative dell'amministrazione comunale di Segrate. La maggioranza da lei guidata ha presentato il calendario di un fittissimo programma di riunioni su due temi primari, il bilancio e il Pgt. La collega Mongili, facendosi portavoce della minoranza, ha chiesto una distribuzione meno assillante degli impegni e che la discussione del Pgt iniziasse dopo la votazione del bilancio: in pratica uno slittamento di una decina di giorni. Dalla maggioranza è arrivato un bel non se ne parla: il Pgt è uno strumento di pianificazione che tutela l'interesse dei cittadini e “non è strumento facoltativo da approvarsi sine die”. Grande fretta.

La prima richiesta: cerchiamo di evitare, adesso e in futuro, queste accelerazioni non concordate e, per quel che mi riguarda, immotivate. Il Pgt è importantissimo e su di esso si gioca il futuro del nostro territorio. Se il consiglio si prendesse qualche giorno in più per valutarlo, non penso proprio che l'opinione pubblica si debba risentire ed escludo di dover vedere suoi elettori protestare davanti al municipio gridando “Pgt subito!”.

La seconda richiesta è questa: mi dimostri che ho torto. Mi dimostri che le pressioni dei proprietari dei terreni per lei non contano e possono essere ignorate. Già lei ha la responsabilità di aver approvato (come assessore) l'operazione Santa Monica, disastrosa nelle intenzioni e, fino a ora, nel risultato. Per il Golfo Agricolo, l'ultima grande area verde di Segrate che molti segratesi vorrebbero rimanesse sempre tale, prenda almeno la decisione di rimandare a quando la città ne avrà veramente bisogno, a quando i tanti cantieri avranno finito di lavorare. Sono sicuro che saremo in molti ad applaudirla"

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