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Conciliazione in pratica: incontro a palazzo Isimbardi

Alla giornata ha partecipato anche Roberta Perego, assessore ai servizi nel comune di Sesto San Giovanni

Una “giornata particolare” per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Nella sala del consiglio di palazzo Isimbardi a Milano, infatti, il dipartimento per le pari opportunità della presidenza del consiglio dei ministri, città metropolitana e regione Lombardia hanno organizzato un convegno per discutere della conciliazione messa in pratica e l’assessore ai servizi alla persona del comune di Sesto San Giovanni Roberta Perego è stata chiamata a contribuire illustrando l’esperienza sestese.

“Nella nostra città – ha detto Perego – la conciliazione ha una tradizione ormai storica, che si è tradotta in via prioritaria in investimenti sul settore dell’educazione. Adesso ritengo sia venuto il momento di ampliare questa esperienza, contribuendo a portare questa sensibilità anche nel mondo delle imprese”.

Dal 2011 la conciliazione dei tempi di vita rientra tra le priorità del piano di zona per la programmazione sociale, con l’obiettivo di creare un sistema integrato pubblico-privato di servizi per l’infanzia per rispondere adeguatamente ai bisogni delle famiglie, allargare la rete dei soggetti che si occupano del tema e promuovere esperienze di conciliazione rivolte ai lavoratori del settore privato.

Questo impegno ha dato vita, nel 2014, al progetto C.I.P. (Conciliazione In Pratica), insieme al comune di Cinisello Balsamo e con la città metropolitana come capofila: in tandem con le tre onlus  La Grande  Casa, Famiglie e dintorni e Il Torpedone, il progetto CIP persegue la doppia strategia di sperimentare maggiore flessibilità nei servizi di conciliazione offerti alle famiglie con bambini tra i 3 e i 10 anni e promuovere e sostenere azioni di conciliazione rivolte ai lavoratori delle imprese delle territorio.

“La strada fatta è molta, la sfida per il futuro sarà quella di mettere le grandi competenze acquisite fino ad ora – ha concluso Roberta Perego – al servizio delle imprese e dei loro lavoratori. Stiamo anche pensando al futuro di queste politiche e dei loro destinatari: non più solo famiglie con bambini piccoli, ma anche quelle con parenti anziani a carico, che saranno sempre più numerose nel prossimo futuro”.


 

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