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Sesto San Giovanni

Si amplia la rete del teleriscaldamento a Sesto: tra i «produttori» anche VetroBalsamo

La rete attualmente riscalda 10,5 milioni i metri cubi, tra cui nove utenze comunali

Cresce il numero di abitazioni di Sesto San Giovanni collegate alla rete di teleriscaldamento. A oggi — secondo i dati forniti da A2A — sono 10,5 milioni i metri cubi riscaldati: il 5% in più rispetto all'inverno 2015. Tra gli edifici collegati recentemente alla rete del teleriscaldamento ci sono anche 9 utenze comunali, tra cui le scuole di Via Savona e Via Marzabotto, e gli uffici amministrativi di Piazza della Resistenza. 

Il Teleriscaldamento a Sesto esiste da da diversi anni. I primi lavori per la creazione della rete risalgono agli anni Novanta, quando il Comune e A2A Calore & Servizi hanno sottoscritto un accordo per lo sviluppo di questa tecnologia che prevedeva il recupero del calore proveniente dalla centrale termoelettrica di Sondel (ora Edison) alimentata a metano. Dal 2011 la rete di teleriscaldamento è alimentata anche dal calore residuale del termovalorizzatore dei rifiuti solidi urbani del Core (Consorzio recuperi energetici).

Non solo. In sintonia con le linee guida comunitarie A2A ha promosso il progetto «Calore in Rete». Il progetto è finalizzato alla ricerca di fonti di calore da cicli produttivi disponibili sul territorio utilizzando le filiere produttive. Praticamente consente di convogliare nella rete del teleriscaldamento il calore attualmente disperso in atmosfera dagli stabilimenti. Il primo progetto realizzato a Sesto San Giovanni è stato quello con l’impianto VetroBalsamo, che consentirà di recuperare calore fino a 4 MW, altrimenti disperso nell’ambiente.

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