Il 26enne accoltellato dagli ultras a Roma: «Non sono stato ferito da quel ragazzino»
Sono le parole di Gianluca Macrì Messineo riguardo all'arresto di Kevin P., il 19enne di Sesto San Giovanni arrestato dopo dopo l'aggressione al «Jet Lag»
Ricorda perfettamente il viso dell'uomo che lo ha accoltellato Gianluca Macrì Messineo, il 26enne ferito sabato sera a Roma durante l'assalto degli ultras Milanisti al «Jet Lag» di via Leone IV. «Non è quel ragazzino», ha dichiarato sulle colonne del Corsera riguardo all'arresto di Kevin P., il 19enne di Sesto arrestato dalla polizia. «Era molto più grosso, pelato, con gli occhi azzurri. Aveva circa 30 anni e indossava una maglietta nera con le maniche corte. Proprio un’altra persona».
Cosa sia successo davvero nel locale verso l’una di domenica non è ancora chiaro. Quel che è certo, ad ora, è che Kevin P. è accusato del duplice tentato omicidio di un ventiseienne - l'attore Gianluca Macrì - e di un quarantenne - Alessandro Palmieri -, feriti gravemente a coltellate e ancora ricoverati in ospedale.
«Non posso escludere — ha proseguito Messineo sulle colonne del quotidiano di via Solferino — che il tifoso arrestato mi abbia dato la bastonata quando ero già ferito, quello che l’ha fatto aveva una felpa bianca, proprio come lui».
Un'aggressione violentissima, tanto che i titolari hanno raccontato di aver pensato a un attentato terroristico. Subito dopo il blitz nel locale, infatti, gli agenti della questura di Roma hanno identificato oltre duecento tifosi rossoneri e a bordo dei bus sono stati trovati coltelli e bastoni. Settantuno persone, secondo quanto spiegato dai poliziotti, sono state denunciate e sottoposte a Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
