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Venerdì, 19 Aprile 2024
Gratosoglio Ronchetto delle Rane / Via Costantino Baroni, 238

Amianto al Gratosoglio: ragazzi di un centro sociale verniciano le colonne

L'iniziativa di "sciopero al contrario", autofinanziata, da parte del Gta Gratosoglio domenica mattina

Un gruppo di giovani ha compiuto una "azione dimostrativa" nel quartiere Gratosoglio, verniciando con un prodotto incapsulante alcune colonnine di cemento-amianto nel completo degrado. L'iniziativa si è svolta in via Baroni 238, nel lotto sud del quartiere, ed è stata organizzata dal Gta (Gratosoglio autogestita), un centro sociale nato recentemente nella zona. "Questa parte del quartiere - spiegano dal collettivo - presenta un degrado inaccettabile. Ci sono infiltrazioni in moltissimi palazzi, prefabbricati sorti negli anni '60 che hanno ricevuto una scarsissima manutenzione".

Giornata contro amianto (foto Max Toscano e Gta Gratosoglio)

Le colonnine a rischio amianto sono in tutto 448 e sorreggono le pensiline di 27 caseggiati. Luoghi in cui tutti gli abitanti passano quotidianamente. Nella parte nord del quartiere, le colonnine sono state già isolate nel 2011, mentre per la parte sud Aler ha comunicato ai residenti, a fine 2014, la presenza dell'amianto, invitando tutti a non compiere interventi.

Il fatto, però, è che da quel momento nemmeno Aler è intervenuta. Il costo per incapsulare tutte le colonne sarebbe di oltre cinque milioni di euro, che nessuno sembra riuscire a trovare: non Aler e nemmeno il comune attraverso il "contratto di quartiere", i cui fondi sono stati spesi per altre opere di manutenzione. Massimiliano Toscano, ex consigliere di Zona 5, aveva fatto approvare al "parlamentino" una mozione all'unanimità per chiedere un intervento, e la stessa cosa aveva fatto anche la senatrice Monica Casaletto con una interrogazione al governo. Tutto senza risposta.

Così il Gta Gratosoglio ha pensato di organizzare una giornata di "sciopero al contrario": i militanti si sono dati appuntamento domenica 3 luglio, alle undici di mattina, e hanno lavorato volontariamente, autofinanziandosi. Lo scopo dello sciopero al contrario è però anche quello di dimostrare che le cose da fare non mancherebbero e potrebbe essere l'occasione per creare nuovi posti di lavoro.

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