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Porta Ticinese Porta Ticinese / Via Gian Carlo Castelbarco

Provoca mortale con auto in sosta vietata, condannata per omicidio colposo

La sua Kia, parcheggiata in sosta vietata, concorse a provocare un incidente mortale in cui nel luglio 2009 perse la vita un motociclista. Concorso in omicidio colposo: condannata una donna

Una donna è stata condannata con una pena di 6 mesi (con sospensione condizionale) per concorso in omicidio colposo per "aver parcheggiato l'auto in sosta vietata". E' probabilmente il primo caso in Italia. La sua auto ferma, infatti, aveva concorso a provocare la morte di un motociclista nel luglio del 2009, il quale era stato investito da un'altra macchina che non aveva rispettato la precedenza. A bloccare la visuale c'era, appunto, l'utilitaria della donna (una Kia Picanto) e la Bmw X3 di un altro uomo.

Il fatto avvenne in via Castelbarco di notte, a pochi metri dall'università Bocconi, in un'ampia rotatoria (nella foto). Il centauro, 29 anni, venne investito e ucciso dalla Toyota Avensis (noleggiata) di un giapponese (in Italia per lavoro), che non rispettò lo stop. Non si avvide della moto - che giunse ad alta velocità - proprio a causa di due vetture parcheggiate nel mezzo della carreggiata, che ne impedivano la vista.

La donna ha scelto il rito abbreviato, con lo sconto di un terzo della pena. Ha patteggiato 9 mesi di reclusione, invece, il professionista giapponese che materialmente provocò il sinistro. Il proprietario dell'X3 (l'altra vettura parcheggiata in sosta vietata) ha scelto il rito ordinario ed è stato invece rinviato a giudizio.

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