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Cultura

Milano, ecco le mostre del 2019: protagonista Leonardo da Vinci

Tanti gli artisti sotto i riflettori, da De Chirico a Ingres, passando per Antonello da Messina

Il programma delle mostre in programma a Milano nel 2019 è stato presentato il 20 dicembre a Palazzo Reale. Il grande protagonista del palinsesto sarà Leonardo da Vinci, a cui verranno dedicate diverse iniziative in occasione del cinquecentenario dalla sua morte. Ma sotto i riflettori ci saranno anche artisti e movimenti della storia dell'arte nazionale e internazionale.

Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci

In particolare il genio leonardesco verrà celebrato con numerosi progetti espositivi in diversi spazi della città: dal Castello Sforzesco, sede naturale delle celebrazioni leonardesche in quanto 'casa' di da Vinci durante la sua permanenza a Milano a servizio degli Sforza e 'set' di uno dei più importanti interventi leonardeschi sopravvissuti al tempo, la Sala delle Asse; a Palazzo Reale, che dedica tre mostre alla sua opera nelle arti e nelle scienze, e a come Leonardo abbia influenzato il modo di rappresentare la realtà, da allora in poi; fino al Museo del Novecento, che pone in un insolito dialogo Lucio Fontana e il grande maestro del Rinascimento.

In particolare il Castello Sforzesco, oltre a riaprire al pubblico la Sala delle Asse con un intervento multimediale che guiderà i visitatori nella lettura della grandiosa opera, proporrà un tour virtuale alla scoperta dei luoghi di Leonardo a Milano, così come l’artista li doveva vivere durante i suoi soggiorni milanesi. Nella Sala dei Ducali, inoltre, sarà esposta una selezione di disegni originali di Leonardo, di leonardeschi e di altri artisti del Rinascimento, provenienti da importanti istituzioni italiane e straniere e legati all’iconografia della Sala delle Asse, in particolare del Monocromo e delle straordinarie tracce di disegno preparatorio emerse recentemente sulle pareti dopo i lavori di studio e restauro.

Le mostre a Palazzo Reale

Artisti in mostra a Palazzo Reale

La prestigiosa sede di Palazzo Reale accoglierà mostre con le opere di Antonello da Messina, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Giorgio De Chirico, Emilio Vedova. I relativi progetti espositivi, di grande qualità scientifica e curatoriale, si concentrano su questi artisti che non hanno mai avuto a Milano una retrospettiva così ampia e approfondita.

In particolare la mostra su Antonello da Messina, considerato il più grande ritrattista del Quattrocento, permetterà ai visitatori di ammirare per la prima volta straordinari capolavori, consentendo anche di riflettere sulle tappe della formazione dell’artista tra la natia Sicilia, Napoli e Roma arrivando fino a Venezia e Milano, che lo porta negli ultimi anni della sua carriera ad essere unanimemente riconosciuto e richiesto da committenti di altissimo prestigio quale il più grande tra i pittori del suo tempo.

L'esposizione studiata per Jean-Auguste-Dominique Ingres, invece, raccontarà non solo l’opera dell’artista che più di ogni altro si è ispirato a Raffaello, ma anche la vita artistica al tempo di Napoleone, con una particolare attenzione a Milano che nella riorganizzazione politica e artistica di quel tempo ebbe un ruolo fondamentale. In una stagione di grande prosperità, la città fu fortemente rimodellata nei suoi monumenti, nei suoi spazi verdi e nelle infrastrutture urbane, a partire dalla nuova Pinacoteca di Brera. 

Al maestro del '900 Giorgio de Chirico sarà poi dedicata una mostra che ripercorre l’evoluzione dell’artista attraverso le sue tele più significative: un taglio originale per descrivere il mondo di de Chirico, che si mantiene in bilico costante tra sogno e realtà, tra spunti neoclassici e visioni oniriche, popolate da personaggi immaginari.

Emilio Vedova, infine, sarà raccontato nei suoi 70 anni di lavoro, in occasione del centenario dalla nascita, con un progetto originale che seguirà passo passo il percorso creativo dell’artista, partendo dagli esordi – coincidenti con la produzione di una serie di disegni di architetture veneziane – dove la grafica e il segno portano ad un paesaggio graffiante ed energico, anticipatorio di un fare senza forma, per arrivare alla selezione degli ultimi lavori, prima della sua scomparsa.

Artisti e movimenti da tutto il mondo

Gam, Pac e Museo del Novecento approfondiranno alcuni artisti protagonisti di quel tratto di storia dell’arte di cui sono rispettivamente specialisti. Al Museo del Novecento troviamo infatti Filippo De Pisis, Adriana Bisi Fabbri, Remo Bianchi, Renata Boero, Marinella Pirello e Lucio Fontana, artisti che hanno vissuto e operato in quel periodo di grande vivacità creativa.

Alla Galleria d’Arte Moderna, partendo dal marmo della Vestale, tra i capolavori di Antonio Canova conservati ed esposti in Galleria, una mostra ricostruirà la genesi e l’evoluzione delle 'teste ideali', un filone fortunatissimo in cui lo scultore indaga le infinite variazioni del bello ideale; la Gam inoltre renderà omaggio ad Angelo Morbelli, uno dei protagonisti della pittura divisionista, e ad Andrea Ventura, uno degli illustratori più noti nel panorama artistico internazionale che ha realizzato splendide tavole sulla storia delle collezioni della GAM, in particolare alcuni capolavori ottocenteschi.

Il Padiglione d’Arte Contemporanea infine dedicherà una mostra al suo stesso progettista, Ignazio Gardella, il grande ingegnere, architetto e designer scomparso vent’anni fa che nel 1948 vinse il concorso di progettazione per la trasformazione delle vecchie stalle della Villa Reale di via Palestro in uno spazio espositivo moderno e flessibile, in grado di ospitare la collezione civica di opere del XX secolo. Dedicato alla promozione della creatività contemporanea, il PAC nel 2019 produrrà anche le personali degli artisti contemporanei Anna Maria Maiolino e Cesare Viel, oltre a un focus sull’arte contemporanea australiana.

Il Mudec-Museo delle Culture proseguirà invece la strada di approfondimento delle relazioni tra mondi diversi con un progetto espositivo che indaga il rapporto tra impressionismo e giapponismo, ed è sempre l’Estremo Oriente il riferimento del confronto culturale all’interno del progetto espositivo dedicato a Roy Lichtenstein. Sono inoltre in programma focus sulle tradizioni e le collezioni di arte giapponese e un approfondimento sulla cultura peruviana, in particolare sulle vicende legate ai flussi migratori tra Perù e Italia, con un affondo sulla comunità milanese, la quarta per numero di presenze in città. Qui l'elenco completo delle mostre 2019.
 

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