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Omicidio-suicidio Mario Bressi, sgomento e incredulità a Gessate (Milano): "Erano famiglia splendida"

L'uomo era amato e benvoluto da tutti. Vivevano a Gessate dagli inizi degli anni Duemila

C'è sgomento, incredulità e dolore a Gessate, alle porte di Milano, dove viveva la famiglia distrutta dal gesto di Mario Bressi, 45enne che, prima di togliersi la vita lanciandosi da un ponte, avrebbe soffocato i figli (gemelli di 12 anni, Elena e Diego) mentre stavano dormendo. 

Omicidio-suicidio di famiglia milanese in Valsassina (foto Bennati)

I tre erano andati nella casa di famiglia in Valsassina (Lecco) per una breve vacanza. Una giornata come tutte le altre (un'escursione in montagna e giochi), poi, nella notte tra venerdì e sabato, il folle gesto. L'uomo, dopo averli soffocati, li avrebbe anche vegliati. "Non li rivedrai mai più": quel tremendo messaggio inviato alla madre Daniela è stato l'ultimo contatto.

I Bressi, originari di Gorgonzola, a Gessate erano conosciuti e benvoluti da tutti. Si erano trasferiti 17 anni fa, in un'elegante palazzina con giardino. Mario era impiegato. Lei ingegnere biomedico. Tra i coniugi, secondo quanto è emerso dalle prime indagini, le cose non andavano bene. Daniela aveva chiesto la separazione. Ma si stava procedendo per gradi e nella massima tranquillità. L'avvocato della donna ha confermato che non c'era alcuna intenzione di non permettergli di vedere i bambini. "E' tutta colpa tua", avrebbe scritto Bressi alla donna, finale di un lungo messaggio. Gli investigatori stanno quindi ora cercando di capire se questa possa essere stata la molla che ha portato alla drammatica decisione di Bressi. E' stato sequestrato anche il pc dell'uomo: si cercherà di capire se l'atto sia stato programmato o meno.  

La coppia si conosceva da tantissimo, erano insieme fin da ragazzi. Il presunto omicida era donatore Avis e uno storico frequentante della parrocchia. Tutti, nelle testimonianze, ne parlano come una persona "tranquilla, regolare, gentilissima" e un "padre affettuoso". Grande appassionato di calcio, era un buon giocatore, sempre presente nelle sfide con gli amici. Le estati in famiglia passavano con lunghe passeggiate in montagna. 

Parole di cordoglio e incredulità sono state espresse dal sindaco di Gessate Lucia Mantegazza e dal parroco don Matteo Galli: "Ora ci stringiamo alla mamma dei nostri angeli Daniela". 

   

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