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Che cosa ci fa un accampamento vichingo nel parco milanese

Tra il verde ha trovato spazio la riproduzione di un avamposto commerciale di era vichinga

Un salto indietro nel tempo di oltre mille anni. E nel parco delle Groane, per un intero weekend, è apparso un accampamento vichingo. Le tende, gli spiedi per arrostire la carne e preparare ricette storiche, gli archi e tutta l'attrezzatura per vivere a contatto con la natura. Durante le giornate delle festività di Pasqua l’area della Polveriera di Solaro, dove si trova la sede del parco, si è trasformata in un piccolo campo organizzato dall’Ascd Svinfylking, associazione sportiva culturale dilettantistica con sede a Casorate Primo, fondata nel 2019. I soci dello Svinfylking, Ascd Svinfylking Viking reenactors, hanno allestito un vero e proprio campo da venerdì a lunedì, dormendo nelle tende vichinghe, cucinando ricette storiche e allenandosi con arco, spada e ascia da neve.

"Al Parco delle Groane le porte sono sempre aperte a chi vive nel pieno rispetto della natura", hanno commentato dal parco, da dove hanno documentato con diversi scatti il weekend vichingo. Tra il verde ha trovato spazio la riproduzione di un avamposto commerciale di era vichinga, con tende ricostruite rigorosamente su modelli filologici dove il tempo è passato così come scorreva nel medioevo scandinavo, tra occupazioni di cucina, artigianato e di battaglia. L'associazione Ascd Svinfylking è stata fondata nel 2019 grazie alla volontà di una decina di rievocatori di portare avanti una ricerca ed una ricostruzione storica dell’epoca vichinga in tutti i suoi aspetti.

"All’interno della nostro hird, unità di guerrieri e compagni al servizio di un unico capo, infatti tutte e tre le categorie della popolazione vengono rappresentate: i guerrieri, i civili e gli spirituali.Tutta la nostra attività si basa su studi storici, archeologici e filologici. Quello che vogliamo rappresentare è uno spaccato onesto della vita di un popolo affascinante e misterioso; vogliamo raccontare una storia il più possibile reale, sfrondando le narrazioni presenti nelle saghe, scritte diversi secoli dopo, dalle imprecisioni ed interpretazioni di scrittori ormai cristianizzati. Per questo incrociamo sempre letteratura e archeologia, facendo riferimento a pubblicazioni ufficiali di studiosi ed istituzioni culturali accreditate" si legge nella presentazione ufficiale.
 

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