C'è un assessore lombardo che ce l'ha (e non poco) con Achille Lauro
Stefano Bolognini, assessore ai giovani: "Blasfemia gratuita e di pessimo gusto"
Dalle accuse di blasfemia al pessimo gusto passando per il rischio di emulazione. La performance artistica di Achille Lauro, che sul palco del Festival di Sanremo ha inscenato una sorta di battesimo, arriva anche al Pirellone. A condannare il cantante ci ha pensato Stefano Bolognini, che in giunta occupa il ruolo di assessore ai giovani e che evidentemente non ha gradito la "recita" di Lauro all'Ariston.
"Ho visto solo oggi, online, l'esibizione di Achille Lauro a Sanremo e non ho potuto fare altro che pensare che, fortunatamente, la stragrande maggioranza dei giovani che vedo tutti i giorni è lontana da un simile modo di esprimersi e di pensare", le parole che Bolognini ha affidato mercoledì sera a una nota. "Il Festival è da sempre una kermesse in cui anche i giovani sono e devono essere protagonisti, ma quella del rapper non è stata un'espressione di protagonismo giovanile, ma solo blasfemia gratuita e di pessimo gusto con, inoltre, un concreto rischio di emulazione".
"Sono convinto che i giovani abbiano cose molto più interessanti da dirci - ha proseguito l'assessore lombardo - e da mostrarci rispetto alla volgare esibizione di ieri sera e i tanti ragazzi che ho potuto incontrare sul territorio negli ultimi mesi me lo hanno ampiamente confermato. Posso tranquillamente affermare che non sono certo gli 'Achille Lauro' i modelli di cui hanno bisogno, bensì giovani coetanei, e ce ne sono a milioni, che realizzano ogni giorno qualcosa di positivo e che si rendono protagonisti, anche nelle piccole cose, con la loro voglia di fare e le loro idee".
"Ritengo - ha concluso Bolognini - che le istituzioni e i media abbiano il dovere di incentivare questi sentimenti positivi e di mostrare ciò che realizzano ogni giorno, non certo di dare spazio a esibizionismi offensivi e blasfemi, quale quello andato in onda".
A fine dicembre Achillo Lauro era stato proprio in Lombardia per donare 100mila dollari all'ospedale Policlinico San Donato, serviti poi per acquistare un macchinario necessario all'ecocardio dei piccoli pazienti. La somma era stata raccolta dall'artista vendendo all'asta un quadro digitale che riproduce il suo battito cardiaco durante il concerto happening del 7 dicembre. "Oggi sono stato al San Donato a trovare i bambini del reparto - aveva scritto Lauro in una story su Instagram -. Abbiamo giocato, mi hanno raccontato storie. Pensare che tutto quello che abbiamo fatto per loro è utile mi riempie di gioia e orgoglio. Grazie a voi e ai professionisti che hanno contribuito a questa stupenda operazione".