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Da settembre potrebbero esserci molti più affitti a buon mercato

L'assessore Pier Maran presenta uno strumento che dovrebbe garantire ai proprietari di casa più garanzie per affitti a 'canone concordato' con rischio morosità

"Come promuovere un maggiore utilizzo del canone concordato nel mercato degli affitti? Con una garanzia per i proprietari di casa". 

Lo sottolinea in una nota delle scorse ore l'assessore alla Casa del Comune di Milano Pier Maran, parlando del tema, ormai debordante, del caro affitti a Milano. "Quando parliamo di affitti una delle preoccupazioni principali per un proprietario di casa è che cosa succede in caso di morosità, perché quando un inquilino non corrisponde l'affitto questo fatto a volte si traduce in anni di attesa senza introiti, magari essenziali per il proprio reddito. Una situazione che quindi può alimentare sia lo sfitto, sia lo spostamento da parte dei proprietari verso l'ospitalità turistica e che certamente blocca strumenti più solidaristici come il canone concordato, che pur gode della cedolare secca al 10%", sottolinea.

Cos'è il canone concordato

Con l’espressione 'canone concordato' si indica genericamente una tipologia di contratto di affitto che si caratterizza per l’importo calmierato e fisso che l’inquilino corrisponde al proprietario dell’immobile: l’ammontare è sempre compreso tra una cifra minima e una massima stabilite dagli Accordi Locali. Gli Accordi Locali (o Accordi territoriali) sono a loro volta stretti in ogni città tra le rappresentanze e le organizzazioni sindacali sia di proprietari sia di inquilini. Nel fissare gli importi si tiene conto di molteplici fattori, come la condizione dell’immobile, la sua posizione e la zona o il quartiere del Comune in cui è collocato. Gli Accordi Locali pertanto variano da Comune a Comune e non sono uniformi a livello nazionale. Questa tipologia di contratti, nella stragrande maggioranza dei casi, permette di avere tariffe ampiamente inferiori rispetto ai valori di mercato.

Il progetto "Casa ai lavoratori"

"Per questo stiamo lavorando a una nuova proposta nell'ambito del progetto "Casa ai lavoratori", una garanzia per i proprietari di casa. Nelle prossime settimane faremo una chiamata aperta a tutti i proprietari di case della Città Metropolitana di Milano interessati ad affittare a canone concordato collegandola al progetto sperimentale "Casa ai lavoratori", e che prevede la presenza di un soggetto "intermedio" che dà una fidejussione", spiega ancora l'esponente della giunta Sala.

"Casa ai lavoratori" è, infatti, il programma che assegna appartamenti di proprietà comunale attualmente sfitti in affitto a lavoratori con Isee fino a 26mila euro. Si parte con 300 abitazioni. I nuovi inquilini si occuperanno della ristrutturazione che sarà in parte dedotta dai costi della locazione agevolata. In questo modo sarà possibile affittare i 300 appartamenti a circa metà del prezzo di mercato. Le case sono situate soprattutto nei quartieri Gallaratese, Niguarda e Barona. Si prevede di arrivare a 2mila alloggi.

"L'obiettivo è quello di garantire il proprietario di casa sul fatto che per il periodo contrattuale, cioè almeno un 3+2, riceverà con certezza affitto e spese - continua Maran -. Sicuramente la cifra dell'affitto sarà diversa, perché fissata dagli accordi del canone concordato, ma così facendo si azzera il rischio di morosità per il proprietario e quindi, speriamo, sarà possibile aumentare significativamente l'offerta di case a prezzi calmierati".

"Si tratta di una soluzione che reputo importante per dare una piena tutela a chi vuole affittare a prezzi equi e non speculativi, con un reale vantaggio rispetto alle altre modalità contrattuali più remunerative. Stiamo lavorando perché questo nuovo strumento sia operativo da settembre", conclude Maran.

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