Anche il Municipio 1 si schiera in difesa degli alberi di piazzale Baiamonti
La mozione approvata dal consiglio del Municipio. Pacini (Pd): "Sì al museo della Resistenza ma vanno salvati gli alberi. La modifica va chiesta al ministero dei beni culturali"
Scende in campo anche il Municipio 1 (centro storico) per salvare gli alberi di piazzale Baiamonti, in pericolo per la costruzione del futuro museo della Resistenza (che dovrebbe essere una piramide 'sorella minore' di Fondazione Feltrinelli e Microsoft). Il consiglio municipale, martedì, ha approvato una mozione per la tutela delle alberature presenti. Lo aveva già fatto, con un ordine del giorno bipartisan, il consiglio comunale, a metà aprile.
"Crediamo che il museo della Resistenza sia un progetto importantissimo per il quartiere e la città", commenta Lorenzo Pacini, del Pd, assessore al verde del Municipio 1: "Ma non possiamo rinunciare alla difesa del verde e degli alberi, ancora di più se inseriti in un contesto di riqualificazione urbana o di cura e adozione del verde pubblico da parte di associazioni di cittadini che, dal basso, si occupano dello spazio pubblico". Il riferimento è al gruppo 'Giardini in Transito', che si occupa del giardino intitolato alla vittima di mafia Lea Garofalo, situato vicino ai tigli e al glicine dove si situerebbe il cantiere della piramide.
Secondo Pacini, il Comune di Milano e il Municipio 1 vogliono salvare gli alberi ma il progetto, in questo momento, è già in fase esecutiva. Occorre ottenere una variazione e bisogna chiederla al ministero dei beni culturali. La mozione discussa e approvata in Municipio 1 va anche oltre e chiede una nuova area verde, da creare nell'attuale parcheggio sui Bastioni di Porta Volta.
La mobilitazione
Decine di migliaia di cittadini si sono mobilitati, nelle ultime settimane, per la salvaguardia dei tigli e del glicine. Non mancano personaggi famosi come l'attore Giovanni Storti (del trio Aldo Giovanni e Giacomo) o il giornalista Roberto Parodi, che ha anche fatto una contro-proposta: un museo della Resistenza a cielo aperto, trasformando gli alberi in altrettante memorie di partigiani morti per la libertà.