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A Milano è stata emanata un'allerta gialla per rischio idrogeologico

L'allerta fino alle 20 di oggi. Seveso e Lambro da monitorare

Il maltempo spaventa Milano, che già dalla notte di lunedì sta facendo i conti con violenti temporali che si stanno abbattendo con continuità sulla città. Fino alle 20 di oggi, lunedì 24 maggio, sarà in vigore un'allerta meteo di criticità ordinaria - codice giallo, livello di pericolo due su quattro - per "rischio idrogeologico". 

"Per la giornata di oggi 24/05 previsto il transito di un impulso perturbato proveniente dal Golfo del Leone e in spostamento verso i Balcani. Nel pomeriggio le precipitazioni tenderanno ad insistere maggiormente sui settori orientali del territorio, risultando diffuse e in prevalenza moderate. Non si esclude la possibilità di isolati rovesci temporaleschi sulla pianura orientale tra il tardo pomeriggio e la prima serata di oggi", si legge nel bollettino della protezione civile regionale, che ha diramato l'allerta. 

Foto - L'allerta della protezione civile

mappa allerta meteo 24 maggio-2

Cos'è il rischio idrogeologico

Come sempre a preoccupare sono i livelli di Seveso e Lambro, già sorvegliati dalla mezzanotte, quando il comune di Milano ha attivato il centro operativo comunale presso il centro di via Drago per il monitoraggio e ha allertato le squadre della protezione Civile, della Polizia Locale e di Mm.

È la stessa regione a spiegare quali sono i pericoli connessi al "rischio idrogeologico". "In particolare si suggerisce ai presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero determinare occasionale pericolo per la sicurezza delle persone, con possibile perdita di vite umane per cause incidentali - si legge nel documento d'allerta - quali:

• scenari di rischio idrogeologico, caratterizzati da fenomeni localizzati, quali:
• erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di dimensioni limitate, caduta massi;
• ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale, che si deposita più facilmente in
corrispondenza della riduzione della pendenza provocando divagazioni delle portate solido-liquide;
• innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto
di criticità locali (tombinature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, cantieri, etc);
• scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle
acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse.

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