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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Milano, ragazzo sparito nel nulla: "Il centro di accoglienza lo ha messo in strada senza avvertirmi"

Alvin, 36 anni, non si trova più da quando lo scorso 30 luglio è stato allontanato dalla casa di accoglienza di via Saponaro. Il padre: "Nessuno mi ha detto nulla"

"Alvin, 36 anni, è scomparso a Milano lo scorso 30 luglio. Il ragazzo è in totale stato confusionale. Non ha documenti né cellulare. Si prega di avvertire immediatamente le forze dell'ordine e telefonare al numero 392 337 8250". Così recita il volantino scritto dal papà di Alvin Kevin Presti, affetto da disturbi psicotici e scomparso dopo essere stato allontanato dal centro di accoglienza di via Saponaro.

Scomparso da fine luglio senza documenti né cellulare

"Alvin è molto confuso, in passato ha avuto più di un Tso e soffre di schizofrenia - racconta il genitore a MilanoToday -. Da febbraio era ospite della casa di via Saponaro, ma a fine luglio è stato messo in strada dagli assistenti sociali senza che nessuno mi avvertisse. Mi hanno detto che aveva avuto comportamenti inadatti e aggressivi. Ma tutto è dovuto al fatto che è schizofrenico. Se solo qualcuno me lo avesse detto, sarei andato a prenderlo. So che ha dato in escandescenze e per questo è stato allontanato. Però avrebbero potuto chiamare un'ambulanza o i carabinieri. Invece sono venuto a saperlo per caso quando ho chiamato il giorno dopo. Buttarlo per strada significa mettere in pericolo la sua vita".

"Ora si trova in giro da solo - continua il padre -. Non so nemmeno dove dorma. È stato visto all'Eurospin, all'Esselunga e, l'ultima volta, qualche giorno fa, al Carrefour di via Boifava. In tutte queste occasioni, non avendo denaro con sé ha rubato del cibo. Purtroppo però nessuno ha avvertito le forze dell'ordine. Sarebbe stato meglio perché almeno l'avrei ritrovato. So che girava anche in zona Navigli, oltre che vicino a piazzale Abbiategrasso. Ma ora non ho idea di dove possa essere andato: non ha conoscenze né amicizie".

L'appello del padre

Nell'ultimo periodo Alvin non voleva avere contatti con il genitore che lo sta cercando disperatamente. A causa del suo stato confusionale, infatti, non lo chiamava nemmeno 'papà'. L'uomo, ha cercato di denunciare la scomparsa ai carabinieri ma, riferisce, "loro non hanno voluto accettarla perché è maggiorenne e non è ancora stata certificata la sua invalidità".

Il genitore, giustamente preoccupato, si rivolge a chiunque veda il figlio: "Vi prego di contattare i carabinieri o chiamare direttamente me al numero 392 337 8250. Quando è stato allontanato da centro, Alvin indossava pantaloncini grigi e una maglietta di colore chiaro". 

Allontanato perché aggressivo

Il centro di accoglienza di via Saponaro, sentito da MilanoToday, ha confermato di aver allontanato Alvin senza chiamare un'ambulanza o il 112. "Il padre sapeva dei comportamenti violenti del figlio e gli era stato chiesto di trovare una soluzione - afferma l'assistente sociale a cui il ragazzo era affidato -. Aveva picchiato un vecchietto e si rifiutava di prendere le medicine. Poi a fine luglio ha aggredito un'altra persona. A quel punto l'abbiamo allontanato".

Interrogata sulle motivazioni che hanno spinto gli operatori a lasciare per strada una persona con problemi psicotici, l'assistente sociale ha sottolineato che la struttura di via Saponaro è solo un dormitorio: "Qui ospitiamo i senzatetto, non abbiamo nessuna figura sanitaria, non si tratta di una comunità terapeutica".

Sul perché non siano stati chiamati i carabinieri per un Tso, la referente ha detto che questa misura era già stata adottata in precedenza ma invano: "L'hanno fatto una volta. L'avevano portato in psichiatria, era durato un giorno e poi era di nuovo qui". Rimane ancora da spiegare perché il padre di Alvin non sia stato nemmeno avvisato. "Non so se lo abbiano chiamato o meno - afferma l'assistente sociale -. Qui c'erano solo gli operatori e forse hanno dovuto allontanarlo e basta perché era aggressivo".

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